In meno di due mesi molti studenti hanno trovato casa a Venezia grazie al portale StudentsVeniceapartment

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Città storica
 

In meno di due mesi molti studenti hanno trovato casa a Venezia grazie al portale StudentsVeniceapartment

17/11/2020

StudentsVeniceapartment.com, il portale realizzato lo scorso agosto in seguito alla sottoscrizione tra la Città di Venezia, l’Università Iuav di Venezia, Confedilizia Venezia, Abbav e Associazione AGATA di un protocollo d’intesa per la promozione della disponibilità alla locazione a studenti universitari di immobili nella Città antica originariamente destinati ad affittanza turistica, ha, in appena due mesi, dato ottimi risultati.

E così da un impegno nato durante la prima ondata pandemica da Coronavirus e che si è arricchito nel tempo delle prestigiose sottoscrizioni da parte della Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia, di Università Ca’ Foscari di Venezia, del Conservatorio di Venezia e dell’Accademia di Belle Arti, come membri fondatori, insieme all'Università Iuav, di Study in Venice, si è arrivati, nel periodo 7 settembre 2020 al 28 ottobre 2020, a 4.739 utenti collegati con 31.198 pagine visualizzate per un totale di 7.534 sessioni con una sessione media di 4 minuti.

Numeri che dimostrano, dopo un primo bilancio, un elevato numero di contatti ricevuti da parte degli studenti, evidenziando una domanda superiore all’offerta e garantendo in questo modo un altissimo tasso di affittanza degli appartamenti presenti nel portale. Infatti, a fronte di un importante numero di utenti, dei 134 appartamenti pubblicati dalla messa on line del sito, alla data bel 28 ottobre ne restavano disponibili 68. Un tasso di affittanza che dimostra come il 50% degli annunci sia stato eliminato per chiusura del contratto e che, per il 78% dei casi questo sia accaduto grazie alla finalizzazione del contratto proprio grazie al portale.

Le richieste degli studenti hanno dimostrato che particolare attenzione è stata posta su appartamenti localizzati nelle aree vicino alle sedi universitarie o su quelli localizzati in terraferma beneficiando di prezzi più convenienti. Inoltre è stato riscontrato un interesse rivolto all’affittanza di singole camere messe a disposizione in maniera indipendente dai proprietari di case.

Da un’analisi invece sulla provenienza geografica degli utenti del portale è emerso che oltre il 90% dei contatti provengono dall’Italia con 4300 utenti e che nelle successive 9 posizioni abbiamo, nell’ordine la Francia (44 utenti pari allo 0,93%), gli Stati Uniti (42 utenti pari allo 0,88%), la Turchia (32 utenti pari allo 0,67%), la Germania (26 utenti pari allo 0,55%), la Cina (23 utenti pari allo 0,48%), Il Regno Unito (21 utenti pari allo 0,44%), il Messico e la Russia (19 utenti ciascuno pari allo 0,4%) e la Spagna (17 utenti pari allo 0,36%).

“Venezia - commenta l'assessore all'Università Paola Mar - sta vivendo, come ha più volte sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro, mesi bui che vedono un drastico calo delle presenze turistiche in città e il conseguente non utilizzo di tantissimi appartamenti che i proprietari preferivano destinare ad uso ricettivo per locazioni turistiche. La pandemia ha dimostrato la necessità di superare i consueti schemi di affittanze in città e, proprio condividendo questa finalità con le associazioni cittadine del settore, abbiamo sottoscritto un testo che mira a dare importanti opportunità di locazione temporanea a questi immobili della Città Antica a favore di studenti delle Università, dell’Accademia e del Conservatorio cittadini. Con i dati emersi da questa prima statistica stiamo dimostrando di aver lavorato nella giusta direzione e che in appena 52 giorni di attività del portale ben 64 annunci sono andati a buon fine. Un’operazione che, come risulta dagli accessi, ha subito una sensibile diminuzione delle visite e delle richieste da parte degli studenti a partire dal 12 ottobre in concomitanza con il ripresentarsi della situazione di emergenza legata alla pandemia  e il ritorno delle lezioni, principalmente, a distanza. Nonostante tutto – conclude Mar – abbiamo segnato un nuovo inizio per la residenzialità di giovani studenti che contribuiranno comunque a fare della città un luogo vivo. Questo è il vero e proprio spirito resiliente della Città che sancisce un significativo progresso nell’affrontare un tema delicato ed estremamente significativo per Venezia come quello della residenzialità".

“Con l’Avvocatura Civica del Comune di Venezia, e i numerosi  enti che hanno lungamente collaborato - commenta il consigliere delegato all'Avvocatura civica Paolo Romor - siamo riusciti, seppure in un contesto non facile perché caratterizzato da norme rigide e vincolistiche, a realizzare un nuovo “abito su misura” per le esigenze degli studenti e dei proprietari di appartamenti; uno strumento innovativo che sta già dimostrando di funzionare bene e quindi di essere un valido strumento di incentivazione e facilitazione delle locazioni a giovani residenti quali sono, a tutti gli effetti, gli studenti universitari”.

“Mi rallegro dei dati emersi sull’effettiva utilità del sito creato in seguito alla sottoscrizione di un importante accordo per la residenzialità studentesca – commenta la rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello. Il protocollo d’Intesa è un grande passo avanti nel rafforzamento di una rete fra le istituzioni universitarie veneziane e l'Amministrazione comunale. Si tratta di un progetto al quale ho creduto fin da subito e che ho personalmente caldeggiato perché, come più volte ho avuto modo di sottolineare, la residenzialità è un tema cruciale e imprescindibile non solo per lo sviluppo delle nostre università, con la loro forte vocazione internazionale, ma anche per tutta la città di Venezia. Nei miei numerosi viaggi istituzionali all’estero, infatti, ho avuto modo di apprezzare il grande interesse per progetti di mobilità per studio e ricerca a Venezia da parte degli ambienti universitari. Credo quindi sia fondamentale poter accogliere al meglio studenti e studiosi sia italiani che stranieri, con l’auspicio che la pandemia in corso termini al più presto. Sarebbe un’importante occasione di rilancio e sviluppo per la nostra città”.

"Si consolida e si allarga il fronte degli interventi a favore della residenza studentesca a Venezia - commenta Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia. Iuav rileva con soddisfazione come l'iniziativa lanciata qualche mese fa abbia già portato a importanti risultati. Il suo allargamento costituisce un ulteriore passo verso una generale riconsiderazione sia del turismo a Venezia che della presenza di una componente fondamentale come quella studentesca, con l'obiettivo di un suo successivo consolidamento come presenza stabile nella città".

"Con i dati emersi da questa prima statistica stiamo dimostrando di aver lavorato nella giusta direzione e che in appena 52 giorni di attività del portale ben 64 annunci sono andati a buon fine. Un’operazione che, come risulta dagli accessi, ha subito una sensibile diminuzione delle visite e delle richieste da parte degli studenti a partire dal 12 ottobre in concomitanza con il ripresentarsi della situazione di emergenza legata alla pandemia e il ritorno delle lezioni, principalmente, a distanza – dichiara il presidente di AGATA Massimo Maccatrozzo. Al tempo stesso i nostri associati hanno dimostrato la loro capacità e flessibilità nell'adeguarsi alle nuove esigenze di mercato. Tutto ciò è sia un'opportunità per superare la crisi determinata dalla pandemia sia una possibilità di riposizionarsi definitivamente nel mercato residenziale".

"Il protocollo di intesa, sulle locazioni per studenti universitari - aggiunge Giuliano Marchi, presidente della Confedilizia di Venezia -  rappresenta un'utile forma di collaborazione tra amministrazioni pubbliche e proprietari di immobili. Si ritiene che tale esperienza possa trovare applicazione anche per i contratti di locazione a residenti". 

“Il portale students.veniceapartment.com, ha ricevuto sin da subito un riscontro più che positivo anche grazie al fatto che molti degli iscritti alle nostre associazioni hanno provveduto ad inserire tempestivamente i propri immobili nelle liste – commenta la presidente di ABBAV, Ondina Giacomin. Fondamentale è stato anche l’apporto di Study in Venice, il consorzio che raccoglie le 4 istituzioni universitarie veneziane. Siamo entusiasti di aver posto le basi di un progetto che può avere un riscontro importante per gli studenti ed i proprietari di immobili e che auspichiamo possa continuare ad essere sviluppato ed a ricevere visibilità”.

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