La discesa libera di Kristian Ghedina dal campanile di San Marco celebra il Volo dell'Aquila 2020

Condividi
Kristian Ghedina
 

La discesa libera di Kristian Ghedina dal campanile di San Marco celebra il Volo dell'Aquila 2020

23/02/2020

Una spettacolare “discesa libera” dal campanile di San Marco e traguardo sul grande palco di Piazza San Marco, accompagnata dagli applausi delle migliaia di spettatori che, sguardo all’insù, hanno seguito il volo del campione del mondo di sci Kristian Ghedina, l’Aquila 2020 del Carnevale.

Questa mattina, alle 12 in punto, si è rinnovato uno degli appuntamenti più attesi della kermesse, il celebre atleta si è calato dal “Paron de casa” sventolando la bandiera dei prossimi Campionati Mondiali di sci alpino 2021, di cui è ambassador, il grande evento che si terrà a Cortina e che precederà le Olimpiadi del 2026. Fiato sospeso e ovazione quando, sci ai piedi, il campione ha rievocato in volo la sua memorabile spaccata a 140 chilometri orari fatta sullo schuss finale di Kitzbuhel nel 2004.

Ad attendere Kristian Ghedina, che per il Volo ha indossato una speciale pettorina colorata protetta da un grande mantello rosso a forma di cuore, il sindaco di Venezia che ha salutato i circa 20mila spettatori presenti in Piazza San Marco. Il palco del Carnevale di Venezia è stato affidato per l’occasione alla conduttrice televisiva Cristina Chiabotto, già madrina della manifestazione nel 2006, a fare gli onori di casa il direttore artistico del Carnevale 2020, Massimo Checchetto.

Il Volo dell’Aquila anche quest’anno ha costituito un riconoscimento al mondo dello sport, ai suoi valori e alla sua profonda valenza educativa ma anche un messaggio di sostegno per i Mondiali di sci alpino 2021 e le Olimpiadi Invernali che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 a Milano e Cortina.

Una mattina di grande spettacolo, iniziata con la sfilata delle maschere dei cortei storici del Cers e proseguita con l’esibizione sul palco di Piazza San Marco dei tre ragazzi veneziani, Leonardo Milone, Sebastiano Franzoi e Francesco Resini, che hanno composto la canzone “Duri i Banchi” dopo l’acqua alta eccezionale che ha colpito Venezia lo scorso novembre. I tre giovani artisti, su invito del sindaco, alle 11 hanno cantato la loro canzone diventata il simbolo della sensibilizzazione ai danni provocati dalle maree eccezionali.

Sul fronte dell’ordine pubblico da registrare l’importante dispiegamento di agenti della Polizia locale, in supporto agli uomini delle Forze dell’Ordine e la collaborazione di 70 volontari di Protezione civile, unità del personale sanitario del Suem e della Croce Verde. A parte qualche normale rallentamento nelle calli più strette e in corrispondenza dei varchi, durante il deflusso non sono state segnalate particolari criticità e la manifestazione si è svolta in maniera regolare.

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top