Sarà pronto per la prossima estate il più grande studentato di Venezia, che l'Università Ca' Foscari Venezia sta realizzando a Santa Marta, grazie ad un investimento di circa 30 milioni di euro, reso possibile da risorse della Cassa Depositi e Prestiti, dell'Inps (attraverso il fondo immobiliare Erasmo, a cui è l'area è stata data in concessione per 75 anni) e del Miur (pari a 4,5 milioni di euro).
Si è svolta oggi, al Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta, una presentazione pubblica del progetto e dello stato di avanzamento dei lavori, alla presenza, oltre che di studenti e cittadini, delle autorità, tra cui l'assessore comunale all'Urbanistica Massimiliano De Martin, il rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi, e rappresentati degli enti investitori, costruttori e gestori coinvolti.
L’intervento di “student housing” prevede la realizzazione di 650 posti letto, suddivisi in tre edifici: il “Parallelepipedo”, con 59 stanze doppie e 18 singole (per un totale di 136 posti), il “Cubo”, con 67 doppie e 152 singole (286 posti letto) e l’ “Edificio Sud” da 112 doppie e 4 singole (228 posti letto). La parte di alloggi sarà completata da spazi comuni adibiti alla didattica e al tempo libero, nonché da una superficie verde pubblica di 1800 metri quadri, attorno alla quale ruota l’intero assetto costruttivo. Questa, grazie ad un accordo stipulato con il Comune di Venezia, metterà in comunicazione il campus con l'area residenziale che lo circonda.
“Con questo progetto – ha dichiarato l’assessore De Martin – viene rivitalizzata un’intera porzione della città, viene data nuova linfa al tessuto urbano, a dimostrazione del fatto che Venezia è ancora forte e che punta al suo futuro. Gli spazi comuni previsti nello studentato sono importanti tanto quanto gli alloggi, perché sono luoghi di aggregazione, che aumenta la qualità di vita sia all’interno dell’Università, che al di fuori. Santa Marta è una zona che va sicuramente rigenerata anche in altre sue parti, sarà scenario di grandi trasformazioni e questo primo passo è davvero un grande risultato. Infatti si parla di residenzialità studentesca – ha concluso De Martin – come una condizione temporanea, mentre uno degli obiettivi dell’Amministrazione è proprio di puntare su chi resta: fare in modo che gli studenti che si formano nelle nostre università abbiano anche la possibilità poi di vivere e lavorare in città”.
Il rettore Bugliesi ha spiegato come Ca’ Foscari stia puntando fortemente alla costruzione di residenze universitarie, ricordando che nel 2020 sarà completato il campus di San Giobbe (da 225 posti letto) e, successivamente, verranno creati altri 150 posti letto in via Torino. “In questo modo – ha affermato il rettore - puntiamo ad attrarre non solo giovani della nostra regione, ma provenienti anche dal resto del Paese e dall’estero, per favorire la creazione di una comunità di studio variegata e arricchente. E miriamo a contribuire alla rigenerazione urbana, favorendo e sviluppando attività legate alla produzione della conoscenza”.
Il mercato degli alloggi studenteschi è in piena crescita in Europa e questa tendenza si sta affermando ultimamente anche in Italia. Gli investitori hanno sottolineato che, in questo contesto, l’esperienza veneziana emerge in modo particolare, perché dimostra come funziona il suo saper “fare sistema” per realizzare progetti.
La presentazione si è conclusa con una visita al cantiere, per mostrare le prime quattro “demo-room” al piano terra dell’edificio “Parallelepipedo”: stanze ampie e luminose, dotate di comode scrivanie, armadiature, bagno e angolo cottura.