L'isola di Torcello

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Isola Torcello
 

L'isola di Torcello

06/06/2022

Torcello è la prima isola abitata della laguna veneziana. Negli anni le rive di quest'isola sono state predilette da grandi artisti, teste coronate, stelle dello spettacolo e capi di stato: su tutti, lo scrittore Ernest Hemingway che qui trascorse lunghi periodi della sua vita. Immersa in un paesaggio dominato da canneti e barene, Torcello nel corso del tempo ha cambiato enormemente la sua fisionomia, soprattutto per l'azione costante di fenomeni naturali quali l'eustatismo delle acque (innalzamento del livello medio marino) e la subsidenza (abbassamento) del suolo marino.

Abitata già nel I secolo d.C., grande centro lagunare dopo le invasioni longobarde del VII secolo, Torcello fu il baricentro politico, economico e religioso prima che nascesse Venezia, centro di un grande arcipelago lagunare ora in gran parte inghiottito dalle acque. Sbarcati sull'isola, s'imbocca la lunga via dei Borgognoni che porta al centro dell’isola, il cui nome ricorda gli antichi monaci qui giunti dalla Francia durante il Medioevo. Lungo la fondamenta si erge nella sua possente struttura il famoso Ponte del Diavolo che ancora oggi dà vita a numerose leggende. Poco oltre il ponte gli scavi eseguiti dalla Fondazione Cini di Venezia negli anni Sessanta del secolo scorso hanno portato alla luce i resti della chiesa di San Giovanni Evangelista, un monastero benedettino privilegiato dalle figlie dei nobili patrizi veneziani, soppresso nel 1810 e successivamente demolito. Se si attraversa il Ponte del Diavolo si percorre un sentiero da poco restaurato che si inoltra nella laguna, che conduce al centro dell’isola, in alternativa alla più frequentata fondamenta.

La piazza di Torcello resta ancora oggi quale testimonianza dell’antico grande mercato lagunare menzionato dall’imperatore bizantino Costantino VII Porfirogenito alla metà del X secolo, luogo un tempo carico di merci e di spezie, di marmi e di pietre preziose, da dove forse salpò assieme al compagno Buono da Malamocco quel tale Rustico, il torcellano più illustre della storia che la tradizione ha reso famoso per aver portato in laguna da Alessandria d’Egitto le reliquie dell’evangelista Marco. Oltre alle poche abitazioni, i due palazzetti di stile gotico - veneziano ancora in elevato, un tempo luoghi deputati alle magistrature civili dell’isola, sono ora sede del Museo Provinciale, diviso in due sezioni, quella archeologica con reperti rinvenuti non solo in laguna e quella medievale - moderna che conserva testimonianze collegate alla vita religiosa e politica dell’arcipelago torcellano.

La basilica di Santa Maria Assunta, cattedrale della laguna fino al 1818, conserva al suo interno splendidi mosaici di scuola bizantina risalenti ai secoli XI-XII, oggetto di continui restauri nei secoli successivi; tra questi il più conosciuto è il Giudizio Universale, fonte di ispirazione anche per Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova. Fondata nell’anno 639, la chiesa venne completamente ricostruita nel 1008 dal vescovo di Torcello Orso, figlio del doge di Venezia Pietro Orseolo II. Di fronte alla cattedrale sono visibili i resti del battistero dell'VIII secolo, demolito nel Settecento, unito alla basilica da un nartece esterno che la collega anche alla chiesa di Santa Fosca, edificio coevo con funzioni di sacello martiriale costruito per accogliere le reliquie delle sante martiri ravennati Fosca e Maura.

Dal campanile, anch’esso risalente agli inizi del secolo XI, si può ammirare una delle vedute più incantevoli della laguna. Durante i secoli XIII-XIV, infatti, Venezia richiamava sempre più i traffici commerciali che prima erano stati di Torcello; così le nobili famiglie si trasferirono in città, attratte da nuove potenzialità di guadagno. Il territorio non divenne più oggetto di una manutenzione urbana costante, di conseguenza i canali si interrarono e le acque putride portarono alla mala aria, che rese ancora più difficile la vita lagunare. Gli antichi edifici furono nel tempo demoliti, l’isola divenne sede di conventi che cessarono di esistere con le soppressioni napoleoniche del 1806 e del 1810.

Maggiori informazioni: https://www.veneziaunica.it

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