#iorestoinSALA dal 15 al 21 aprile 2021

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Programmazione #iorestoinSALA dal 24 al 30 dicembre 2020
 

#iorestoinSALA dal 15 al 21 aprile 2021

15/04/2021

Nuova programmazione per le sale virtuali del Giorgione dal 15 al 21 aprile: sei nuovi titoli e quattro proseguimenti dei film di maggiore successo.

Il film della settimana è Thunder Road di Jim Cummings. Jim Arnaud è un poliziotto texano alla deriva: dopo la morte della madre, un'orazione funebre piena di gaffe e un balletto improvvisato sulle note di Bruce Springsteen, prova a condurre una vita personale e professionale esemplare. Ma la vita non gli risparmia niente; il divorzio va per le lunghe, il dialogo con la figlia langue, la relazione con i superiori è complicata…

Da giovedì 15 aprile arriva il terzo appuntamento con la rassegna Nuovo cinema Teheran, dedicata al cinema iraniano che propone Nahid di Ida Panahandeh. Nahid, una giovane donna divorziata, vive sola con il figlio di 10 anni in una città sul Mar Caspio, nel Nord dell’Iran. Secondo le leggi iraniane, la custodia del figlio spetta al padre ma lui ha concesso la custodia alla moglie a patto che lei non si risposi. La relazione tra Nahid e un altro uomo, che la ama appassionatamente e che la vorrebbe sposare, complicherà la sua vita di donna e di madre. Premiato al Festival di Cannes 2015.

Dal 15 aprile è in programma anche Paradise – Una nuova vita di Davide Del Degan. Calogero, venditore di granite, è dovuto scappare dalla Sicilia con il suo carretto perché ha voluto fare la cosa giusta cioè testimoniare contro un killer della mafia. Il programma di protezione testimoni gli ha trovato un appartamento in un residence, il Paradise: peccato che lo stabile sia abbandonato e si trovi a Sauris, paesino del Friuli dove nevica sempre e si balla lo Schühplattler tirolese prendendosi a sganassoni. Candidato ai David di Donatello 2021.

Altra novità è Sole alto di Dalibor Matanic. Tre storie differenti tra di loro, ma tutte incentrate su un amore proibito, ambientate in due villaggi della Bosnia e in un arco temporale di tre decenni. Un amore clandestino nel 1991, in epoca prebellica; una storia che fatica a trovare stabilità nel 2001, per le cicatrici lasciate dalla guerra; infine, un amore che cerca di mettere radici nel 2011, ma con il peso del passato difficile da dimenticare. Premiato al Festival di Cannes 2015.

Infine, questa settimana Circuito Cinema Venezia dedica un omaggio al grande regista Peter Greenaway con due film:

L’alfabeto di Peter Greenaway di Saskia Boddeke. "A come Amsterdam. A come autistico". Due parole che non indicano solamente la città in cui Peter Greenaway vive e lavora, oppure un modo di essere, ma piuttosto rappresentano l'incipit di questo "alfabeto" filmico, poetico, surreale e un po' sperimentale diretto dall'artista visiva Saskia Boddeke per raccontare la figura del marito, il poliedrico regista gallese Peter Greenaway.

Luther and His Legacy di Peter Greenaway invece, attraverso una straordinaria selezione di opere d'arte e immagini storiche indaga la vita di Lutero e le sue contraddizioni, fino all'affissione delle 95 tesi, il successo delle sue teorie e le loro conseguenze. Con la sua celebre ironia, l'autore riflette più in generale sulla cultura dell'informazione e dell'immagine.

 

Prosegue Kentannos di Víctor Cruz. Girato tra Costa Rica, Giappone e Sardegna, il film intreccia emozioni e sfide quotidiane di alcuni giovani centenari che, alla soglia del primo secolo di vita e talvolta anche oltre, non smettono di vivere in maniera straordinariamente normale, senza rinunciare ai propri desideri.

Continua anche Ritratto di famiglia con tempesta di Hirokazu Kore-Eda. Fino a ieri Shinoda Ryota aveva tutto: una moglie, un figlio e un altro romanzo da scrivere dopo aver vinto un premio letterario prestigioso. Poi qualcosa è andato storto, Kyoko gli ha chiesto il divorzio, Shingo lo vede soltanto una volta al mese, il romanzo è rimasto un'intenzione. Ryota gira a vuoto e fatica a trovare il suo posto nel mondo e in quello di suo figlio. Poi una sera un ciclone si abbatte su Tokyo e sulla sua famiglia che trova riparo a casa della madre. In concorso al Festival di Cannes 2016.

Resta nelle sale virtuali La vita invisibile di Eurídice Gusmão di Karim Aïnouz. Rio de Janeiro, 1950. Eurídice e Guida sono due sorelle inseparabili cresciute con due genitori molto conservatori. Entrambe hanno dei sogni: Eurídice vuole diventare pianista, mentre Guida è in cerca del vero amore. Separate drasticamente dalle loro scelte e dall’intransigenza del padre, prenderanno strade diverse senza mai perdere la speranza di potersi ritrovare. Miglior film nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2019.

Infine, prosegue A Dragon Arrives di Mani Haghighi. Il detective Babak Hafizi sta per essere interrogato dalla polizia segreta. Ogni cosa ha avuto inizio il 23 gennaio 1965, il giorno dopo l’attentato al primo ministro davanti al Parlamento. Hafizi è stato incaricato di indagare sul sospetto suicidio di un esule politico prigioniero nella remota isola di Qeshm, nel Golfo Persico. In concorso al Festival di Berlino 2016.

 

Questi i pochi, semplici passi per accedere agli streaming: cliccando sul pulsante #iorestoinsala che trovate su www.culturavenezia.it/cinema sarete reindirizzati sul sito di LiveTicket dove - previa registrazione - potrete acquistare il biglietto per il film scelto. Il costo, a seconda della pellicola selezionata, varia dai 3 ai 7,99 euro. Dopo pochi istanti, riceverete via mail il biglietto virtuale con il codice corrispondente alla vostra poltrona e tutte le istruzioni per procedere con la visione del film. Troverete inoltre in vendita a 20€ un carnet per cinque film.

 

Il codice va riscattato entro 30 giorni dall’acquisto (salvo diversamente indicato) e da quando si inizia il film, si hanno 48 ore per completarlo. Il tutto da PC, Mac, smartphone, smart TV, tablet, iPad o qualunque sia il tuo device preferito collegato a Internet.

Il circuito #iorestoinSALA è stato realizzato grazie ad un accordo con MyMovies.

 

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