Presentata questa mattina in conferenza stampa al Centro Culturale Candiani, l'anteprima della mostra di Marc Chagall: Il colore dei sogni. Il pubblico potrà godersi dal 30 settembre 2023 al 13 febbraio 2024 un vero e proprio viaggio all'interno delle opere più rappresentative dell'artista, grande protagonista del Novecento, maestro e poeta del colore, pittore della fantasia e del sogno, nonchè capace di trasmettere con le sue opere grandi emozioni, come ribadito in conferenza stampa dove sono intervenuti la curatrice Elisabetta Barisoni, la dirigente area attività museali Chiara Squarcina e il segretario organizzativo della Fondazione Musei Civici di Venezia Mattia Agnetti.
Significativo l'intervento del sindaco Luigi Brugnaro che ha sottolineato quanto questa mostra sia importante per il pubblico, aggiungendo: "Portando la mostra a Mestre, abbiamo voluto offrire un’alternativa al centro storico, per diversificare i flussi turistici classici. Sviluppare Mestre non va contro lo sviluppo di Venezia, tutt'altro, significa valorizzare l'intero territorio". Presenti alla conferenza anche i consiglieri Giorgia Pea e Stefano Zecchi.
Un'ulteriore attenzione è stata posta sul costo sostenuto per la realizzazione della mostra di 300mila euro, "incluso quello previsto per la sicurezza e il personale ausiliaro - come ribadito da Brugnaro, che ha aggiunto - Abbiamo investito più di 22 milioni di euro per il distretto della Contemporaneità di Mestre, dando alla Fondazione Musei Civici un nuovo ruolo di rilancio del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio, con vocazione metropolitana. È in corso la riqualificazione dell'Ex Emeroteca (3,5 milioni) e del Palaplip (2,3 milioni), il cantiere di Villa Erizzo che dal 2016 ha raggiunto l'importo di oltre 8 milioni per l'ampliamento della Biblioteca Vez, la decisione dell'Amministrazione di acquisire nel 2019 il Teatro Toniolo per un importo di 5,7 milioni di euro. Teatro per il quale l'Amministrazione investe annualmente circa 700mila euro, di cui 350 mila euro per la produzione di stagioni teatrali di alta qualità.
Qui, in particolare, vedrete prossimamente una vera e propria rivoluzione: con un investimento di 3,5 milioni di euro il Centro Candiani avrà due entrate, dove il pubblico potrà accedervi anche attraverso una passeggiata esterna decorata con opere d'arte proprio per invogliare le persone ad accedervi. Mentre la parte espositiva interna verrà allargata, creando nuovi spazi, affinchè possano essere fatte mostre continue. La mostra ha una narrazione che ha come punto di partenza ideale il Rabbino, capolavoro di Ca’ Pesaro, acquisito dal Comune di Venezia alla Biennale del 1928. Dovremmo recuperare questa tradizione, che ha riguardato anche la Giuditta di Klimt acquistata nel 1910 per 9.900 lire dell’epoca, e ne parlerò al prossimo Consiglio di Amministrazione di Biennale: anche questo è pensare al futuro e arricchire il patrimonio del Comune".
Per concludere, Brugnaro ha aggiunto che "Il nuovo distretto artistico che si inserisce nel contesto culturale già radicato in città e costituito dalla realtà della rete bibliotecaria, dei teatri e dei cinema, vuole incrementare e individuare uno scenario strategico che punta ad assegnare a ciascuna realtà precise funzioni d'intrattenimento, compreso Forte Marghera e Parco Bissuola dove si svilupperà a breve anche Biennale Musica. Con la Fondazione vogliamo promuovere non solo l'arte classica ma anche e specialmente quella moderna della contemporaneità, che a Mestre è di casa".