L'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, ha preso parte questa mattina all'inaugurazione di "Venice Hotel Market" all'aeroporto Marco Polo, tradizionale evento che, tra seminari, workshop, presentazioni e il market place, ha attirato a Tessera gli albergatori e gli imprenditori della ristorazione e del beverage veneziani.
Al taglio del nastro erano presenti anche l'assessore regionale al Turismo, Federico Caner, e coloro che hanno reso possibile l'appuntamento: Stefania Stea (vicepresidente Ava, Associazione veneziana albergatori) e Lorenza Lain (tesoriere Ava), insieme al presidente dell'associazione, Vittorio Bonacini, e al direttore Claudio Scarpa. Per Save spa, che ha messo a disposizione gli spazi, presente l’amministratore delegato Monica Scarpa.
"In questa situazione difficile post lockdown - ha dichiarato l'assessore Venturini - ci sono tre punti cardine su cui lavorare. Il primo ruota attorno alla necessità, finora disattesa, che lo Stato e il governo riconoscano la centralità del settore turismo in Italia e lo affrontino assegnandogli la dignità che merita. Non ci troviamo di fronte a una costola di altri ministeri, come la Cultura. Il turismo è turismo, e merita i necessari sostegni per superare questa fase di difficoltà. Ciò significa soprattutto ammortizzatori sociali per garantire la liquidità aziendale e il non licenziamento dei lavoratori, con prolungamento di almeno altri 18 mesi della cassa integrazione. Ciò - ha continuato l'assessore - deve andare di pari passo con una concezione più estesa della filiera turistica, che a Venezia è molto vasta e comprende per esempio il trasportatore di bagagli al porto come quello di merci da e per gli alberghi, per arrivare fino a tutte quelle figure professionali che, pur rientrando a pieno titolo nel settore, non sono riconosciute come tali per il riconoscimento di previdenze e crediti".
L'assessore Venturini si è poi concentrato sulla partita che coinvolge l'Italia a livello europeo: "Sarà fondamentale spendere bene le risorse che arriveranno da Bruxelles - ha affermato - allocandole dove c'è più bisogno. Sono soldi dei contribuenti e non sono infiniti, dovranno servire a mantenere salde le aziende turistiche e a evitare che il settore venga svenduto a operatori esteri che poi porterebbero gli utili altrove".
Infine il ragionamento si è concentrato sulla necessità di poteri speciali per le città turistiche, che più delle altre stanno soffrendo le conseguenze delle restrizioni per il contrasto del Coronavirus: "Tutti abbiamo capito che non possiamo pensare di fare la guerra all'aeroporto o al porto, che invece rappresentano due asset d'accesso dei turisti importantissimi per la competitività di un territorio - ha puntualizzato Venturini - Dobbiamo lavorare insieme affinché si parta non come prima, ma meglio di prima, ma per farlo servono poteri che oggi le città turistiche non hanno. Tra le nostre richieste inviate a Roma per iscritto c'è anche il conferire una specificità alle città d'arte o, almeno, a Venezia. Una specificità che non può essere più negata, in particolare per la gestione di alcuni fenomeni come le locazioni turistiche brevi o le dinamiche commerciali che trasformano le botteghe cittadine in negozi turistici. Su questo - ha concluso - i Comuni non hanno alcuna possibilità di intervenire, gestire o limitare alcunché".
Come detto, argomento obbligato tra i professionisti dell'ospitalità veneziana la situazione d'emergenza che si è creata a causa del Covid-19, ma non solo: nelle prossime ore sono previsti infatti numerosi seminari e conferenze su, per esempio, i provvedimenti del governo per la categoria, il sostegno della vendita diretta attraverso le nuove tecnologie, gli strumenti e le novità di Google per la disintermediazione delle strutture ricettive, il miglioramento dell'esperienza di pagamento dei clienti cinesi, la realtà delle shopping community e delle reti d'impresa nel settore dell'hospitality. In chiusura il dj set di Francesco Trizza.