“John Ruskin. Le Pietre di Venezia”: inaugurata a Palazzo Ducale la mostra dedicata al celebre artista britannico e al suo rapporto con la città lagunare

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Pizzi, Gribaudi, Pea, Belli, Ottani Cavina
 

“John Ruskin. Le Pietre di Venezia”: inaugurata a Palazzo Ducale la mostra dedicata al celebre artista britannico e al suo rapporto con la città lagunare

09/03/2018

È stata inaugurata questa mattina, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, la mostra “John Ruskin. Le Pietre di Venezia”. Alla conferenza stampa e alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la presidente e la direttrice della Fondazione Musei civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, la presidente della Commissione consiliare Cultura del Comune di Venezia, Giorgia Pea, la curatrice della mostra, Anna Ottani Cavina e Pier Luigi Pizzi, che ha curato il percorso scenografico della mostra.

Scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin ebbe un legame fortissimo con Venezia, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”.

“L'attenzione di Ruskin a Venezia, alla sua bellezza ma anche alla sua fragilità – ha esordito Belli – rappresenta bene la mission della Fondazione Musei civici, impegnata in un costante lavoro di conservazione e di valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico e culturale dei musei cittadini”.

“La visione che Ruskin ebbe di Venezia – ha aggiunto Pea nel portare i saluti del sindaco Brugnaro – è estremamente attuale. Della nostra città, della quale amava definirsi 'figlio adottivo', Ruskin percepì la fragilità e sottolineò l'urgenza di  proteggerla e salvaguardarla perché della sua unicità potessero godere anche le generazioni future. Questa mostra ha un doppio, prezioso, pregio: da una parte quello di richiamare l'attenzione sulla necessità di curare e rispettare Venezia, città metropolitana, dall'altra quello di dialogare con altre importanti istituzioni per condividere straordinarie opere d'arte provenienti da tutto il mondo e far percepire ai visitatori, in particolare al pubblico giovane, come questo patrimonio appartenga a tutti i cittadini”. 

La mostra – ha sottolineato Pizzi – è stata anche occasione per ripensare in maniera più organica e funzionale il Museo dell'Opera di Palazzo Ducale, da cui parte il percorso espositivo e dove sono conservati i capitelli originali e alcune delle sculture del Palazzo sulle quali Ruskin si soffermò con più attenzione. Nelle sale di Palazzo Ducale, – hanno spiegato Belli e Ottani Cavina - edificio a lungo esplorato e raffigurato dall'artista in taccuini, acquarelli, rilievi architettonici, calchi in gesso, albumine, platinotipi, sono esposte oltre 100 opere dell'artista britannico. Numerose le sezioni in cui è suddivisa l'esposizione, da quella con gli acquarelli dedicati alle Alpi e ai paesaggi della penisola, alle rappresentazioni delle bellezze della natura come foglie, alghe, nuvole, cieli, fino ad arrivare all'incontro con Venezia, al centro del percorso espositivo, raccontata attraverso San Marco e Palazzo Ducale o gli studi dei grandi pittori veneziani come Carpaccio, Veronese, Tintoretto. Ad arricchire l'esposizione anche una selezione dei “Venetian Notebooks”, taccuini di schizzi, misurazioni, piante, appunti, oltre ad alcune prime edizioni a stampa, dagherrotipi, foto storiche e dipinti emblematici dei grandi pittori del Cinquecento veneziano. In mostra anche tre capolavori ispirati a Venezia di William Turner, che Ruskin considerava padre della modernità.

L'esposizione sarà visitabile da domani, sabato 10 marzo al 10 giugno 2018. Sono proposte anche visite guidate, solo su prenotazione, utilizzando la piattaforma online.

Per maggiori informazioni visita il sito della Fondazione Musei civici

Venezia, 9 marzo 2018

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