“C’è un legame storico molto forte del settore chimico, come anche di quello del vetro, con la città: il nostro obiettivo è di rilanciare entrambi i comparti. Le aree industriali di Marghera vanno rilanciate utilizzando le strutture che già ci sono: in questo, la chimica 'verde’ deve avere un ruolo importante, dando risposte sia in ambito produttivo, con prodotti il cui ciclo di vita sia ‘certificato’ dall’inizio alla fine, che ambientale e sanitario. È un lavoro che deve essere compiuto insieme, e che deve vedere l’Università di Venezia sempre più in prima fila, per formare nuovi talenti scientifici: studiosi a cui dobbiamo però offrire l’opportunità di restare qui anche alla fine del loro periodo universitario. La città deve diventare insomma un incubatore di progetti anche per la ‘nuova’ chimica”.
Ai lavori del VI International Conference on Green Chemistry, promosso sino all’8 settembre da Iupac in collaborazione con il Consiglio nazionale dei Chimici, sono presenti circa 500 partecipanti, provenienti da 70 Paesi di tutto il mondo: da una parte studiosi e dall’altra imprenditori, che si confrontano per fare il punto sui risultati raggiunti in ambito scientifico in questo settore, e sulle loro possibili applicazioni concrete nel breve e medio periodo.
Per ulteriori informazioni sull’evento è possibile consultare il sito www.greeniupac2016.eu