
L'assessore alla Sviluppo economico, Simone Venturini, è intervenuto questa mattina alla decima edizione del convegno "Strategy Innovation Forum - La biodiversità come fonte di innovazione strategica", il think tank italiano dedicato ai temi dell'innovazione strategica che, dal 2015, coinvolge imprenditori, manager e amministratori locali.
"Dobbiamo tornare a parlare di strategia con lungimiranza - ha dichiarato l'assessore Venturini - Siamo un continente che sta vivendo giorno per giorno. Guarda al breve termine, ha perso la dimensione strategica e ha abbracciato quella meramente tattica. Si cerca di sopravvivere, di galleggiare, di passare la giornata. Un elemento, se lo analizziamo a tutti i livelli - ha rimarcato - che non permette di mettere a terra le misure che servirebbero effettivamente. Serve un risveglio 'shock' al sistema produttivo europeo e, soprattutto, al settore pubblico per calibrare meglio le priorità, che non sono quelle di andare avanti e ballare finché si può. Perché poi la musica si spegne. Iniziamo a pensare ora, subito, a ciò che saremo e a dove andremo tra 30, tra 40 anni, tra un secolo, come intero continente".
"Le sfide del futuro sono enormi - ha aggiunto Venturini - pensiamo soprattutto all'intelligenza artificiale che ci sta già colpendo come un'onda. Se non saremo capaci di gestirla ciò comporterà tensioni sociali, dinamiche complesse. In tutto questo Venezia - ha rimarcato - è in prima linea. Per le conseguenze del cambiamento climatico, per la sostenibilità ambientale, per gli ecosistemi che tuteliamo. Siamo stati abituati a parlare di questi temi quasi in contrapposizione al mondo del fare, dell'impresa, della produzione, dell'economia e dell'innovazione. Non è così. La salvezza delle nostre biodiversità e delle nostre città riusciremo a conquistarla solo se abbracciamo pienamente il concetto di innovazione. Investire in ricerca significa dialogare con le imprese, collaborare, lavorare gomito a gomito, facendo sistema anche con le università. Pensare di salvare il pianeta solamente con il 'non fare', con la decrescita - ha concluso - non è possibile. È necessario indossare occhiali diversi, lenti che guardano al futuro e non al passato".
Il convegno è stato promosso congiuntamente dall’Università Ca’ Foscari Venezia, dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) e dal Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC).