
Il Foglio torna a Venezia per la settima edizione della Festa dell'Innovazione. Una giornata di incontri e dibattiti per mettere a fuoco i temi più importanti dello sviluppo tecnologico e del suo impatto culturale sulle nostre vite. Nella casa di The Human Safety Net, in Piazza San Marco, scienziati, medici, ministri, imprenditori, giornalisti.
Venezia è una città antica ma la parola innovazione la conosce benissimo, come ha potuto sottolineare anche il suo primo cittadino Luigi Brugnaro, nell'intervista a chiusura della mattinata di interventi.
Si è accennato per esempio al Mose e all'impianto di idrogeno: "Venezia è millenaria ma è una città della modernità. Stiamo costruendo un impianto di produzione per alimentare 90 autobus ad idrogeno per il trasporto pubblico locale; con grande caparbietà abbiamo fatto partire il Mose, e sta funzionando", ha detto il sindaco, che poi ha continuato: "Faccio un lavoro molto impegnativo perché Venezia è una città complicata, è isola ed è terraferma, è un luogo nel quale vanno fatti conciliare i tempi dei cittadini con quelli dei turisti che arrivano per conoscere una storia millenaria. E ho il preciso compito di preservarla e proteggerla, per il Paese intero, oltre che per i veneziani", sui quali Brugnaro si è soffermato: "Ieri sono stato a Pellestrina, tra la gente, a parlare e discutere. E' anche questo il bello del lavoro, stare tra i cittadini, discutere, vivere la democrazia". Sul terzo mandato eventuale il sindaco ha dichiarato che, per quel che lo riguarda, due mandati possono bastare, ma che non abbandonerà la politica: "L'ho sempre fatta e continuerò a farla, continuerò ad occuparmi della "cosa pubblica" e per il mio Paese sarò sempre a disposizione", ha concluso.