Aula Magna gremita nella sede centrale all'ex Ospedale degli Incurabili dove questa mattina si è svolta l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2023/2024 dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Presenti i rappresentanti delle istituzioni locali, delle autorità cittadine, degli insegnanti e degli studenti, ai quali l'assessore all'Università Paola Mar ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale.

"Il faro che regge l'operare amministrativo - ha detto l'assessore - è quello di essere dei facilitatori. Con l'operazione Venezia Città Campus, abbiamo cercato di amplificare e dunque moltiplicare i fili che si intrecciano tra le istituzioni accademiche e l'Amministrazione comunale. Sappiamo che in città esiste una carenza di spazi, ma ci impegnamo e cerchiamo di interfacciarci per trovare dei luoghi, dove, come quello alla Giudecca, gli studenti dell'Accademia di Belle Arti che svolgono attività nuove, possano esprimersi. A fianco di innovazione e tecnologia bisogna però ricordare che, dietro all'arte, abbiamo bisogno del talento e della capacità di misurarsi da parte dei ragazzi: la voglia di mettersi in gioco e di crescere sono aspetti fondamentali. Se non c'è umanità non c'è arte - ha aggiunto Mar - Venezia non è sorda, e cerca e trova spazi per le docenze e la produzione artistica. Questo intrecciarsi di fili, lavorare con l'Università, sentire l'atmosfera, ci dà la forza di creare sinergie con la Biennale e altri luoghi dove mostrare le opere d'arte. La nostra città è ricca di istituzioni culturali e artistiche, noi cerchiamo di far sì che quell'umanità che ogni artista mette nella sua opera d'arte, possa essere percepita da chi la vede. Il nostro compito è quello di riconoscere i talenti con l'obiettivo che da qui nasca un mondo nuovo".

La mattinata è stata l'occasione per un confronto sulle principali novità che hanno visto e vedranno protagonista l'istituzione veneziana. L'ultimo anno di attività dell'Accademia, ha confermato e consolidato una tendenza trasversale di crescita in termini di numeri di iscritti, passati da poco meno di 1.400 durante il Covid, anno che aveva registrato una flessione, sia pur lieve, agli attuali oltre 1.700 studenti.