I "Rapporti culturali Italia-Cina nell’anno delle celebrazioni di Marco Polo" è il titolo del convegno che si è tenuto nel pomeriggio odierno nell'Aula Magna Silvio Trentin dell'Università Ca' Foscari, a Venezia.
A condurre la riflessione sul tema, introdotto dalla rettrice Tiziana Lippiello e scelto dall'ateneo nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, è stato Massimo Ambrosetti, ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese.
Prima del dibattito i saluti istituzionali, in rappresentanza del Comune di Venezia è intervenuto l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin che ha evidenziato "l'importanza del dialogo nell'intessere rapporti culturali - ha detto - Su questo aspetto Marco Polo è assolutamente una figura 'contemporanea' in un periodo in cui i rapporti internazionali sono incentrati sul vincere e prevaricare. Sulle tracce dell'esperienza del grande viaggiatore, Venezia negli anni ha seguito la via del dialogo con la Cina, ne è testimonianza il patto di amicizia siglato nel 1980 con la città di Suzhou che ricordo nel 2020, alle porte dell'emergenza Covid, ha aiutato la nostra comunità inviando una prima scorta di mascherine supportando l'Amministrazione nel difficile momento socio-sanitario". De Martin ha poi sottolineato l'importanza della presenza dell'ambasciatore a Ca' Foscari: "Il ruolo e l'esperienza della diplomazia è fondamentale per seguire la strada dell'incontro e non della divisione".
Il convegno, aperto agli studenti, è una delle prima iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni - riconosciuto con decreto del Ministero della Cultura - che vede come proponente il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e come presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti, la rettrice Tiziana Lippiello.
"Le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo sono una grande occasione per riflettere sulle relazioni tra il Sistema Italia e la Cina nell'ottica di rilancio del rapporto strategico bilaterale - ha detto l'ambasciatore Ambrosetti in uno dei passaggi del suo intervento - Di sicuro la cultura è al centro di questo processo, non possiamo pensare che le relazioni internazionali possano essere collegate a categorie concettuali eurocentriste. Gli Stati sono comunità culturali e il confronto deve prendere forma attraverso la loro identità" ha aggiunto confermando la grande attenzione della Cina alle celebrazioni in corso a Venezia.