Centotrenta opere, tra installazioni e tele a parete, che testimoniano il cambiamento delle modalità di fare arte intesa come impegno civile nella cronaca quotidiana della storia. Si intitola "Rivoluzione Vedova" la mostra ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 - Museo del ’900. Un evento culturale di forte suggestione sia per il valore iconico delle opere esposte sia per le scelte di allestimento capace di coinvolgere i visitatori attraverso un approccio inclusivo. Un percorso inedito che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento: dalle atrocità delle dittature, fascismo, nazismo, stalinismo alle battaglie di protesta per i diritti civili, la pace, la democrazia.
La mostra è curata da Gabriella Belli e allestita dallo Studio Alvisi Kirimoto.
La mostra - spiegano gli organizzatori - racconta il punto di vista di questo grande artista e intellettuale mettendo a confronto i visitatori con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconvolto il mondo negli anni Sessanta, Settanta fino al Duemila. In esposizione alcuni dei fondamentali lavori del pittore veneziano, contraddistinti dal forte legame con i drammatici eventi del suo tempo, come Diario partigiano, Diario di Corea, Praga 1968, Chi brucia un libro brucia un uomo, oltre al grande ciclo ...in continuum e i sette plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch ’64.
L’allestimento propone un percorso con due livelli di lettura: da una parte protagonista è la pittura, il gigantismo delle opere, la potenza del segno, la forza della materia, la risonanza della luce, dei bianchi e neri e del colore. Un’epifania che ha la massima espressione nelle tre grandi installazioni poste al centro dello spazio espositivo al terzo piano del museo; dall’altra parte è il resoconto della storia a farsi protagonista con una decina di lavori disposti in sequenza cronologica, come tappe di una via crucis laica, sulle bianche pareti perimetrali della sala.
Alla mostra si accede tramite il corridoio del secondo piano del Museo, pensato come uno spazio introduttivo in cui approfondire la figura di Emilio Vedova e il periodo storico di riferimento.
Oltre alla sala espositiva, è possibile scoprire il mondo di Vedova attraverso una black box multimediale e un fitto programma di laboratori didattici.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023 con i seguenti orari:
- 10 – 18 mercoledì, giovedì, venerdì
- 10 – 19 sabato, domenica
- Giorni di chiusura: lunedì, martedì
La biglietteria chiude un’ora prima del Museo.
PER INFORMAZIONI
www.m9museum.it; tel +39 041 099 59 41; info@m9museum.it