Per Vittorio De Sica era ‘la nostra coscienza’ e per Michelangelo Antonioni ‘un simbolo’. Francesco Pasinetti, nato a Venezia nel 1911, è stato il primo ragazzo d’Italia a laurearsi con una tesi sul cinema, e a spiegare che si trattava di un’arte (era il 1933, lui aveva 22 anni).
L’inaugurazione si terrà venerdì 16 dicembre alle ore 18.30, alla presenza del curatore Carlo Montanaro. Suo è il primo libro italiano sulla storia del cinema. Suo un film ‘Il canale degli angeli’ del 1934, un capolavoro neorealista quando ancora il neorealismo non esisteva. Ha realizzato alcuni documentari splendidi, sulla sua Venezia, sull’arte, sull’industria, sulla chirurgia, e ancora oggi vederli fa pensare al cinema che sarebbe venuto dieci, venti anni dopo. Sue le scoperte di alcuni giovani: Antonioni, Guttuso, Pietro Ingrao, Citto Maselli, i primi passi di Alida Valli. È stato sceneggiatore, drammaturgo, brillante critico (ha portato il cinema alla radio, tra i primi), maestro del Centro Sperimentale (a lui si deve il primo germe della Cineteca Nazionale), insomma un geniale maestro e precursore, prematuro in tutto (aveva 37 anni quando è scomparso).
Ancora oggi, a oltre 70 anni dalla scomparsa, Francesco Pasinetti è oggetto di un vero culto, ma che attende ancora un riconoscimento da parte di un pubblico più ampio. Pasinetti è stato anche un fotografo. E come per il suo cinema, un fotografo dai risultati incredibilmente moderni e felici. Il Centro Culturale Candiani ospita una mostra che permette di scoprire questa sua produzione, e di fare il punto sulla sua figura di grande anticipatore.
"Pasinetti fotografo e cineasta" è il titolo dell’esposizione ideata e curata da Carlo Montanaro. Logico punto d'arrivo delle celebrazioni volute dalla Regione del Veneto a partire dal 2011 per celebrare il centenario della nascita di Pasinetti, con la complicità di Cinettà Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha avuto la sua prima tappa al Teatro dei Dioscuri di Roma nel 2017.
Con questa esposizione Francesco Pasinetti torna a casa, grazie all'Archivio Carlo Montanaro che su affido del fratello e della vedova custodisce e gestisce il prezioso "Fondo Francesco Pasinetti". La mostra è dedicata Alberto Prandi, e collocata al Centro Culturale Candiani nello spazio a lui dedicato insieme all'altro amico e studioso Paolo Costantini. Aperta al pubblico dal 17 dicembre fino al 5 marzo 2023, l’esposizione presenta lo sguardo dell’artista in 80 scatti restaurati e stampati da Francesco Barasciutti.
Tema principale è quello di una vita: Venezia, la città natale di Pasinetti. Città di scorci, di prospettive. Città di puro cinema naturale. Ma non solo Venezia: Pasinetti teneva sempre a portata di mano la sua macchina fotografica. Ci sono istanti rubati alla realizzazione di un film. I provini di fotogenia di aspiranti attori e attrici come Alida Valli e Carla Del Poggio. Ci sono anche altri luoghi, come New York e Roma. Immagini dedicate alla figura umana, nudi, ritratti e giocosi e inusitati autoritratti. Lo sguardo di un autore che sapeva dare al mondo una prospettiva di inattesa grazia.
Maggiori informazioni: www.culturavenezia.it/candiani