Si è svolta nel pomeriggio, a Ca' Giustinian, la tradizionale cerimonia che ricorda l'eccidio dei "Tredici martiri", uccisi il 28 luglio nel 1944 dai nazifascisti. All'incontro, promosso dalla sezione ANPI "7 martiri" di Venezia, ha preso parte, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, l'assessore alle Politiche educative e il presidente della Municipalità di Venezia Murano e Burano.

Il momento principale della commemorazione è stato la deposizione di una corona d'alloro davanti alla lapide, posta in quella che oggi si chiama Calle Tredici Martiri, che ricorda il sacrificio delle vittime, giustiziate per rappresaglia a un attentato compiuto dai partigiani nello stesso palazzo, allora sede del comando della Guardia Nazionale Repubblicana.

L'esplosione di una bomba, portata all'interno da un commando di partigiani, provocò la morte di 13 persone tra militi della Gnr, ausiliarie, impiegati civili e militari tedeschi, e il ferimento di altre 30.  Per rappresaglia, i nazifascisti prelevarono dalle carceri veneziane 13 persone, sospettate di far parte del movimento partigiano, e le fucilarono, la mattina del 28 luglio, sulle macerie dello stesso palazzo di Ca' Giustinian. Le vittime erano quasi tutte di San Donà di Piave, ad eccezione di Giovanni Felisati, originario di Mestre e Gustavo Levorin, di Padova.