Il ponte del Redentore in numeri

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Ponte redentore con luminarie
 

Il ponte del Redentore in numeri

15/07/2020

Anche quest’anno, su incarico del Comune di Venezia, Insula spa realizzerà il ponte del Redentore. Il ponte è composto da 16 moduli galleggianti in legno e acciaio, ancorati da pali in acciaio zincato. Ogni modulo galleggiante è costituito da un elemento d’impalcato di 19x3,8 metri, sorretto da due galleggianti.

Passerelle basculanti consentono l’accesso dalle fondamenta con ogni condizione di marea e un varco largo 10 metri permette il passaggio dei mezzi pubblici e di pronto intervento. La modularità ne consente l’impiego per altre manifestazioni: la struttura è utilizzata anche per realizzare l’attraversamento del Canal Grande durante la festa della Salute e della Venice Marathon.

La tradizione si rinnova

Con la continuità di oltre 400 anni, dal primo ponte di barche, attraversato in pellegrinaggio da Sebastiano Venier nel 1585, nel 2002 si passò alla struttura galleggiante che collega le due sponde del canale della Giudecca. Il nuovo ponte votivo sostituisce il familiare “Bailey”, dichiarato “residuato bellico”. Di provenienza inglese, abbandonato dagli alleati al termine del secondo conflitto mondiale, fu acquisito dal 2° reggimento Genio pontieri che in occasione del Redentore, per cinquant’anni, lo ha assemblato come esercitazione militare.

Constatata l’impossibilità di riutilizzare il “solito” ponte, dichiarato non più idoneo, si decise di sondare il mercato alla ricerca di un’analoga struttura sicura e affidabile, dando contemporaneamente una svolta innovativa alla gestione del servizio di attraversamento.

Tra le varie ipotesi, l’Amministrazione comunale scelse la proposta di Insula, che prevedeva la fornitura del servizio compresa la realizzazione del ponte. L’1 marzo 2002 la Giunta comunale approvò l’atto di indirizzo per l’affidamento del servizio a Insula. Tra gli aspetti innovativi della proposta, la flessibilità si dimostrò uno degli elementi più importanti poiché permetteva la riduzione del costo unitario d’utilizzo, ripartendolo tra le diverse occasioni in cui il ponte viene utilizzato.

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