Martedì 27 novembre alle ore 21 al Teatro Toniolo parte la rassegna di Io Sono Danza. Ad inaugurare la stagione è lo spettacolo Aeros, unico nel suo genere ideato e realizzato nel 1997 da Antonio Gnecchi Ruscone, noto produttore e impresario teatrale milanese di origini norvegesi.
Sul palcoscenico a ballare sono gli atleti e ballerini della Federazione Rumena di ginnastica artistica, ritmica e aerobica, una delle più medagliate del panorama sportivo mondiale.
Lo spettacolo va in scena anche mercoledì 28 alle ore 19.30, all'interno della stagione di prosa 2018.19
Aeros ha debuttato a Los Angeles nel 2001 ed è rimasto in tournée tra America, Europa, Australia e Cina fino al 2009. Il suo nome richiama l’elemento dell’aria e il dio dell’amore: è un cortocircuito tra atletismo e danza, dove sincronicità, leggerezza ed energia ad alto voltaggio, potenza fisica, sensualità e umorismo inondano lo spazio e accendono l’adrenalina strappando applausi a scena aperta. Protagonisti, in una scenografia impalpabile fatta di sole luci e proiezioni, alcuni tra i migliori atleti della Federazione rumena di ginnastica artistica, ritmica e aerobica, la cui abituale aggressività agonistica è ammorbidita dalla fluidità e dall’aspetto giocoso della danza. Corpi perfetti, sensuali, carichi di forza, equilibrio e armonia, che volteggiano nello spazio sfidando ogni legge fisica al ritmo travolgente di musiche originali.
Le coreografie dai diversi stili portano la firma inconfondibile dei suoi creatori, tra i più geniali della danza contemporanea mondiale: la fantasia scultorea di Daniel Ezralow (fondatore di ISO), la vulcanica vivacità di David Parsons (fondatore della Parsons Dance) e la surreale immaginazione di Moses Pendleton (fondatore dei Momix), tutti e tre legati dal ‘78 quand’erano nei primissimi Momix e accomunati da un passato sportivo. Hanno contribuito alla realizzazione di Aeros persino i due fondatori degli Stomp, Luke Cresswell e Steve McNicholas.
A impreziosire la scena anche i costumi disegnati appositamente da Luca Missoni, i cui colori vibranti catturano la velocità dei movimenti e mettono in risalto la sensualità e la spettacolarità del virtuosismo dei ginnasti.