Storia, tradizione e cultura: con la cerimonia del “Gemellaggio Adriatico” hanno preso il via questo pomeriggio nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale le celebrazioni per la Festa della Sensa con cui ogni anno si rinnova l'amore di Venezia per il mare.
Un appuntamento a cui, insieme a numerose autorità cittadine, hanno partecipato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il consigliere delegato alle Tradizioni, Giovanni Giusto, il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti e Piero Rosa Salva, amministratore unico di Vela, che coordina la manifestazione.
“Venezia si sposava con il mare, con l'acqua, l'unico elemento che ha difeso questa città , spavaldamente potente – ha spiegato Giusto. Oggi continuiamo in quel gesto importante, aggiornandolo ai nostri tempi nel reciproco rispetto tra la terra e il mare. Il recupero della storia ha un valore importante, è un tassello che aiuta a valorizzare la tradizione e il senso di comunità. Il 12 maggio del 1797 ha segnato la fine della Repubblica di Venezia,- ha aggiunto Giusto -ma noi siamo ancora qua e stiamo parlando di continuità. Questa è la nostra storia”.
Gemellata con Firenze nel 2016, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione del 1966, poi nel 2017 con i 16 comuni che compongono l’Unione Montana Agordina, quest’anno Venezia ha rinsaldato lo storico legame della Serenissima con le comunità frontaliere della costa adriatica croata: Pola, Parenzo, Rovigno, Umago, Cittanova, Medolino, Lussino, Cherso e Arbe di cui erano presenti i rappresentanti istituzionali.
“Firenze – ha sottolineato il primo cittadino - rappresentava il contatto che Venezia ha con l'Italia e se la città vuole ripartire deve farlo con i grandi brand che ha. L'anno successivo abbiamo invitato la Comunità montana, che rappresenta lo Stato da Tera. Oggi abbiamo con noi i sindaci della Costa adriatica orientale, una terra con cui abbiamo delle contaminazioni molto intense e indelebili. Dobbiamo pensare che la grande area dell'Alto Adriatico torni ad essere unita, e che, insieme a Cortina, dalle montagne al mare, si possa lavorare nel segno dell'amicizia per collaborare su ambiti di interesse comune: dal turismo alla cultura; dalla sicurezza allo sviluppo urbano; dalla pesca alla portualità. Un gesto simbolico - ha auspicato il primo cittadino - che abbia un ritorno concreto per le popolazioni affinché a Venezia si sentano a casa”.
Nel corso della cerimonia, in cui si è svolto il passaggio dell'anello dalla comunità Agordina alle Città della Costa adriatica croata, stati consegnati anche i Premi “Osella d’Oro della Sensa 2018”, destinato a tre personalità che si sono distinte in azioni o comportamenti di valorizzazione, fedeltà e attenzione ai valori che Venezia e le sua storia millenaria hanno trasmesso, nei seguenti settori: Istituzioni e Cultura, Scientifico, Artigianato.
Il Premio Osella D’Oro Festa della Sensa 2018 per il settore Attività Istituzionali e delle cultura è stato conferito a Gherardo Ortelli, presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed arti per il costante impegno dell’Istituto, fondamentale presenza culturale ed espressione ai massimi livelli internazionali del mondo della cultura e della ricerca scientifica
Il Premio Osella D’Oro Festa della Sensa 2018 per il settore artigianato è stato consegnato a Emma Vidal, in qualità di centenaria decana delle lavoratrici dell’arte del merletto per la dedizione e l’impegno di lavoro nel settore del tradizionale e antichissimo mestiere della maestra merlettaia appreso nella Scuola del Merletto di Burano dove è entrata all’età di 10 anni nel lontano 1926.
Il Premio Osella D’Oro Festa della Sensa 2018 per il settore attività scientifiche e culturali è stato consegnato infine a Donatella Calabi, professoressa ordinaria di Storia della città e del territorio dell’Istituto di Architettura Iuav di Venezia, per l’impegno scientifico nello studio della storia urbana di Venezia, nonché impegnata nella vita culturale della città, per la salvaguardia di Venezia e del suo delicato tessuto urbano, umano e sociale.