"Così parlò Bellavista", al Teatro Toniolo Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo

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foto di scena
 

"Così parlò Bellavista", al Teatro Toniolo Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo

04/05/2022

Ultimi spettacoli in cartellone per la Stagione di Prosa 2021-2022 del Teatro Toniolo: sabato 14 e domenica 15 maggio a calcare la scena del teatro mestrino ci saranno Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo, in un divertente spettacolo-omaggio per celebrare il 90. compleanno di Luciano De Crescenzo.

Geppy Gleijeses, nel doppio ruolo di regista e principale interprete, apre le sue note raccontandoci "che cos’è" per lui Luciano De Crescenzo: «Una strana e anomala figura nel mondo della letteratura, della filosofia, del cinema, della poesia; una figura che ha avuto ed ha troppo successo per essere perdonata.» Da qui la sua decisione di rendergli omaggio portando in teatro il suo Così parlò Bellavista, con la creazione di un’opera distaccata dal film, un adattamento teatrale impreziosito da varie citazioni del romanzo. Sul palco il Palazzo dello Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive diventa un luogo della mente, mentre il racconto si svolge tutto nella sua corte dove ritroviamo il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trattoria, il negozio di arredi sacri e via dicendo. È uno spettacolo molto corale ambientato negli stessi anni del film e in cui non è stato necessario adeguare all’oggi nemmeno una battuta. «Come ci insegna Luciano, dobbiamo avere fede: Napoli, con il suo spirito d’adattamento, è forse l’ultima speranza che ha il genere umano per sopravvivere. I sentimenti nostri, quelli veri, quelli che Luciano ha descritto, non sono cambiati e non cambieranno mai.»

Lo spettacolo ripropone le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud, Cazzaniga. La scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall’alto). 

INFO > www.culturavenezia.it/toniolo

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