"Occorre mettere la persona al centro". "Sono sempre le persone a fare la differenza". Ma qual è l’attuale situazione delle aziende venete e italiane in tal senso? Se lo è chiesto la quinta edizione di Dialoghi d'Impresa "Human: la narrazione della dimensione umana delle imprese".

Il festival promosso dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con Ca’ Foscari Alumni, Campus Treviso, M9 – Museo del ‘900, CUOA Business School, Confindustria Veneto Est e con il patrocinio del Comune di Venezia con Le Città in Festa, oggi ha fatto tappa all'M9 di Mestre per la terza giornata di convegno. Giovedì l'esordio della quinta edizione a San Giobbe con i ragazzi dell'Università Ca' Foscari e a Ca' Dolfin con il narratore dello sport Federico Buffa; ieri l'appuntamento di Treviso a Palazzo Giacomelli; oggi all'M9 presenti gli studenti dell'Istituto Gritti di Mestre e del Pio X di Treviso.

Un'ultima giornata di appuntamenti, dibattiti e lezioni, inaugurata dall'assessore all'Università Paola Mar, che ha parlato anch'essa della centralità della persona nell'ambito lavorativo e di quanto sia importante, per esempio, il riconoscimento: "Ieri, ai volontari di alcune associazioni, che hanno portato avanti in maniera ottima un progetto, come prima cosa, ho detto 'Grazie'. Le relazioni sono importanti ma sono frutto di una costruzione. Della sensibilità non bisogna avere paura: nel lavoro vanno riconosciuti gli errori ma riconosciuti anche i meriti. Altrettanto importante è fare squadra, e anch'essa è una questione di umanità e sensibilità".

Il viaggio dell’edizione 2024 del festival ha puntato su una narrazione d’impresa che partiva proprio dal racconto dei suoi protagonisti, mostrando esempi concreti di organizzazioni in cui le persone sono diventate effettivamente il fulcro di una crescita socio-economica sostenibile.