“La scelta personale per un’altra idea di difesa. 50 anni dalla legge sul Servizio Civile”: questo il titolo del convegno in programma domani, sabato 17 dicembre, alle ore 9.30, nella Sala conferenze del Centro Culturale Candiani.
I lavori saranno aperti dai saluti dell’assessore comunale al Servizio Civile, Laura Besio, e dal direttore Area Risorse umane e Sociale del Comune, Giovanni Braga.
Sono poi previsti gli interventi di Marco Labbate, autore del libro “Un’altra patria. L’obiezione di coscienza nell’Italia repubblicana”; di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, sull'obiezione di coscienza in Russia e in Ucraina; di Maria Margherita Fabris, dirigente del Servizio civile nel Comune di Venezia, e un dialogo tra i due obiettori di coscienza Franco Rigosi e Alessandro Gozzo, moderato dalla ricercatrice universitaria Alessandra Russo. In scaletta anche degli intervalli musicali, affidati a Giorgia Dalle Ore.
Il diritto all’obiezione di coscienza è stato ufficialmente riconosciuto con la legge n. 772 del 15 dicembre 1972, che ha nel contempo previsto la possibilità di svolgere il Servizio civile in alternativa a quello di Leva.
L’attuale Servizio Civile Universale rappresenta un’opportunità per i giovani, di entrambi i sessi, tra i 18 e i 28 anni. Attualmente esso vede coinvolti più di 44.000 volontari operanti nel territorio nazionale. Nel Comune di Venezia, che attualmente ne ospita una settantina, si calcola che negli ultimi vent’anni, dal 2002 al 2022, abbiano preso parte al Servizio Civile oltre mille tra ragazzi e ragazze.