L'assessore comunale all'Ambiente, Massimiliano De Martin, si è recato questa mattina, insieme alla dirigente del Settore Tutela dell'aria e delle fonti di energia, Anna Bressan, al cimitero di Marghera in via delle Querce per un tempestivo sopralluogo al forno crematorio annesso alla struttura, che in questi giorni aveva destato preoccupazione da parte dei residenti delle case vicine per presunte emissioni tossiche.
Il forno crematorio – ha spiegato il responsabile operativo dell'impianto, Simone Semenzato di Veritas - è composto da due impianti, uno costruito intorno agli anni Settanta e uno agli anni Novanta. L'impianto più vecchio sarà dismesso, come già previsto, entro fine anno, mentre per il più recente è previsto un intervento di revamping, in pratica una ristrutturazione sostanziale del sistema che prevede l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, in attesa di dare attuazione al più ampio progetto di sviluppo dell'area dedicata alla cremazione all'interno del cimitero di Marghera”.
“Le analisi sulle emissioni dell'impianto – ha spiegato Semenzato – vengono effettuate regolarmente, come previsto dalla normativa, ogni quattro mesi e i risultati sono inviati ad Arpav e agli uffici competenti della Città metropolitana. Ogni prodotto della combustione passa inoltre per il ciclo di filtraggio del forno stesso”.
“Negli ultimi 3 anni – ha sottolineato De Martin – ci sono stati solo 4 eventi visivi nell'impianto, con fuoriuscita di fumo dovuta all'uscita diretta di emissioni, necessaria come valvola di sfogo in caso di eccessivo aumento della temperatura all'interno del forno. La fotografia pubblicata oggi in un quotidiano locale, con tanto di fumo nero che esce da uno dei camini, non è sicuramente recente e non contribuisce a dare una visione corretta della realtà dei fatti”. I responsabili dell'impianto hanno inoltre sottolineato di non aver mai rilasciato alcuna autorizzazione a privati per effettuare analisi all'interno dell'area e che, di conseguenza, eventuali segnalazioni di risultati anomali non possono essere ritenute attendibili.
“Se davvero abbiamo a cuore la città e vogliamo migliorare le cose – ha concluso De Martin – dobbiamo lavorare su dati oggettivi e reali. Chiedo a coloro che sono in possesso di questi dati di condividerli con l'Amministrazione comunale, per poter offrire ai cittadini servizi sempre migliori”.