La vicesindaco Colle a Murano all'inaugurazione del Museo permanente del Gelato "Doge 41": "Taglio del nastro simbolo del rilancio dell'Isola che è in essere"

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Il momento del taglio del nastro
 

La vicesindaco Colle a Murano all'inaugurazione del Museo permanente del Gelato "Doge 41": "Taglio del nastro simbolo del rilancio dell'Isola che è in essere"

03/10/2019

La vicesindaco Luciana Colle è intervenuta questo pomeriggio a Murano all'inaugurazione del Museo permanente del Gelato "Doge 41", uno spazio che intende dialogare con le espressioni culturali e sociali dell'isola lagunare, dal Museo del Vetro alle scuole e le associazioni del territorio, e che ripercorre l'evoluzione della produzione del gelato artigianale dai suoi esordi fino ai giorni nostri.

Il "Gelato active museum", aperto dall'azienda “Premiata gelateria F.lli Michielan” di Scorzè (nata a Noale), prende il nome dal 41esimo Doge di Venezia, Enrico Dandolo, e punta su una visita dinamica ed "esperienziale": attraverso una galleria espositiva contraddistinta da foto, illustrazioni, pannelli narrativi, strumentazioni, macchinari e dispositivi multimediali interattivi (anche per bambini), sarà possibile scoprire a 360 gradi segreti e virtù del gelato artigianale. Il format sarà completato con un open space laboratoriale e una biblioteca.

"Oggi parliamo di un melting pot interessante tra imprenditoria, territorio e cultura - ha dichiarato la vicesindaco - Parliamo di un pezzo d'Italia che con lavoro, dedizione e passione si è fatto largo nel mondo, soprattutto in Cina. Mi auguro che questo sia un investimento sul territorio che i muranesi apprezzeranno e sono convinta che l'inaugurazione di oggi costituisca l'ulteriore tassello del rilancio dell'isola che è già in essere".

All'inaugurazione hanno partecipato numerosi rappresentanti degli Enti locali, dell'imprenditoria e delle associazioni di categoria veneti, tra cui il vicepresidente della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, Siro Martin, il sindaco di Noale, Patrizia Andreotti, il primo cittadino di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, i progettisti e designer del Museo, il patron Piero Michielan (con i figli) e altri industriali del settore. Prima del taglio del nastro la benedizione del parroco di Murano don Luca Biancafior.

 

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