Annunciato l'avvio dei cantieri della nuova viabilità di accesso alla macroisola Prima Zona Industriale di Porto Marghera. Il sindaco Brugnaro: "Renderemo la Città sempre più interconnessa, soprattutto per i giovani"

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Il progetto di cantiere
 

Annunciato l'avvio dei cantieri della nuova viabilità di accesso alla macroisola Prima Zona Industriale di Porto Marghera. Il sindaco Brugnaro: "Renderemo la Città sempre più interconnessa, soprattutto per i giovani"

04/10/2019

Una nuova viabilità che garantirà un accesso più agevole e fluido alla macroisola Prima Zona Industriale di Porto Marghera, rivoluzionando di fatto il traffico che insiste su un'estesa porzione della città. Questa mattina, con una conferenza stampa al Municipio di Mestre, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha annunciato l'avvio dei cantieri che interesseranno l'area compresa tra il Vega, via Torino, Forte Marghera e San Giuliano, cui si accompagnerà anche il futuro allargamento della stazione ferroviaria di Porto Marghera. All'incontro con i giornalisti sono intervenuti anche l'assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, il direttore del Settore Lavori pubblici del Comune Simone Agrondi e il progettista e direttore dei lavori ingegnere Tommaso Tassi. Presente l'assessore alla Mobilità Renato Boraso.

L'intervento, per il quale sono stati stanziati 16.950.000 euro, prevede in particolare: la demolizione di entrambe le rampe esistenti “da” e “per” via Torino; il transito dei veicoli sulla Strada regionale 11 a 2+2 corsie in viadotto al di sopra della nuova rotatoria di collegamento alla zona industriale di Porto Marghera; la realizzazione di una seconda rotatoria sopraelevata e la creazione di una rampa di discesa per il collegamento diretto per Venezia; la realizzazione di una rampa a doppio senso di marcia per il collegamento tra le due rotatorie; la realizzazione di una rampa a senso unico a raso per il collegamento Venezia-rotatoria a raso. La durata stimata dei lavori è di 875 giorni.

"Partiamo subito con il cantiere, ma abbiamo studiato un modo per garantire comunque la vivibilità della zona - ha commentato il sindaco Brugnaro - L'idea è di rendere tutta l'area più interconnessa e garantire soprattutto ai più giovani un polo dove studiare all'Università, fare sport, divertirsi e approfondire le proprie attitudini. Perché non stiamo investendo solo davanti al Vega: in questa parte di Città sono già stati finanziati interventi integrati per quasi 85 milioni di euro. La nuova accessibilità alla Prima Zona Industriale va a braccetto con il futuro di Forte Marghera, luogo della cultura e del divertimento, e con quello del Parco di San Giuliano, che stiamo infrastrutturando per i grandi eventi e ammodernando il canile per tutelare la salute degli animali. Ma penso anche al rifacimento della pista d'atletica di San Giuliano e alla passerella ciclopedonale che collegherà via Torino a Forte Marghera, oltre a quella che da Punta San Giuliano permetterà di connettersi al Ponte della Libertà. Prende forma la nostra volontà di costituire un campus moderno in grado di attrarre giovani da tutta Europa con un occhio di riguardo anche per l'equilibrio idrogeologico della Città, con gli 8 milioni di euro stanziati per l'idrovora di via Torino. In più - ha concluso il primo cittadino - non dimentichiamo che 85 milioni di euro di interventi pubblici non possono che costituire un potenziale moltiplicatore degli investimenti privati".

Il progetto di nuova viabilità davanti al Vega è stato messo a punto dall'associazione temporanea di imprese costituita dalle società F&M Ingegneria Spa, Sogen Srl, Net Engineering Spa, G&V Ingegneri associati e ha l'obiettivo di creare, alla fine di via Torino, un nuovo collegamento diretto tra Mestre e Marghera a scavalco della Strada regionale 11. In questo modo si garantirà anche la separazione del traffico urbano da quello industriale. "Un progetto che metterà in connessione le diverse vie d'accesso alla Città - ha commentato l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto - Pensiamo al significato che quest'ultimo avrà per lo sviluppo di Forte Marghera, di San Giuliano e dell'Università. Abbiamo lavorato su tutte queste realtà e i cantieri che stanno partendo si integrano in un disegno che fin dall'inizio questa Amministrazione ha voluto fosse di respiro più ampio. Connessione e sinergia, anche a livello amministrativo, non fanno altro che rafforzare la Città".

L'intervento infrastrutturale davanti al Vega è stato interamente finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico grazie all'Accordo di programma per la riconversione industriale complessa di Porto Marghera, sottoscritto nel gennaio 2015 dal Mise con il Comune di Venezia, la Regione Veneto e l'Autorità portuale.

Il direttore del Settore Lavori pubblici del Comune di Venezia, Simone Agrondi, e Tommaso Tassi, progettista e direttore dei lavori, hanno spiegato la ratio del progetto, tra problematiche da risolvere e opportunità da cogliere: è stato sottolineato come Strada regionale 11, Ferrovia e canali lagunari costituiscano ad ora una barriera di separazione tra la Prima Zona Industriale e Mestre, determinando di conseguenza difficoltà d'accesso a entrambe le zone. Per raggiungere la macroisola da Venezia e dal cavalcavia di San Giuliano in questo momento è necessario invertire la marcia sulla Strada regionale 11 a Mestre o a Marghera per poi compiere un lungo percorso e immettersi con una svolta a destra in via Pacinotti e in via delle Industrie.

Il progetto prevede due nuove rotatorie (una più grande a raso rispetto alla SR11 e l'altra sopraelevata) in grado di collegare tutte le direttrici: via Torino, zona industriale, via delle Industrie, Fincantieri, Venezia. Il tutto grazie a un viadotto e a una galleria artificiale che direzioneranno il traffico, diminuendo il rischio di ingorghi e garantendo al contempo le due fermate degli autobus (quella verso Venezia sarà spostata rispetto all'attuale, avrà percorsi pedonali dedicati e sarà posizionata in corrispondenza della futura galleria).

I cantieri avranno più fasi: nella prima la viabilità rimarrà inalterata e, per poter procedere a demolizioni marginali e alla risoluzione di interferenze sarà imposto il limite di velocità di 50 chilometri orari. In seguito si demoliranno le rampe esistenti del cavalcavia di via Torino e si realizzeranno i piedritti della nuova galleria sul lato della stazione ferroviaria di Porto Marghera. Per garantire i lavori sarà istituita una corsia dinamica temporanea che dalle ore 16 alle 20 ridurrà il transito in direzione Mestre a una sola corsia in corrispondenza del cantiere. Dopodiché sarà la volta della realizzazione della rampa Est in direzione Venezia e della galleria lato Vega che, di notte, specie per i lavori sulla sua copertura, determinerà la deviazione del flusso veicolare su viale Ancona per i mezzi provenienti da Venezia e su via Pacinotti per quelli provenienti da Mestre. Durante il giorno invece il transito rimarrà a due corsie per entrambe le direzioni di marcia, spostando l'asse della Strada regionale 11 più vicino ai binari ferroviari.

La tappa successiva comporterà lo spostamento del binario ERF e il varo del viadotto principale, cui seguirà la realizzazione delle rampe di approccio al viadotto principale della semicarreggiata Nord. Una volta ultimati i lavori sul versante Nord, il cantiere insisterà sul versante Sud, sempre con l'obiettivo di realizzare le rampe d'approccio al viadotto principale. A quel punto inizieranno a prendere forma le nuove rotatorie (spostando il traffico sul viadotto), che saranno costruite assieme alle rampe di collegamento del lato Ovest, quello del Vega, cui seguirà il posizionamento della segnaletica e dell'arredo stradale, comprese le opere a verde.

Durante il cantiere sarà soppresso il percorso pedonale da via Torino, mentre la fermata Actv direzione Venezia sarà temporaneamente anticipata e posizionata di fronte a quella per Mestre.

Non si tratta degli unici investimenti che stanno coinvolgendo o hanno coinvolto l'area: in totale, tra Accordo di programma con il Mise, Patto per Venezia, fondi Pon Metro, investimenti del Coni, di privati, del Bando Periferie, del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, sul piatto sono stati messi 84.967.513,27 euro.

Tra gli interventi più significativi:

  • Viabilità di collegamento tra via dell’Elettricità e via Fratelli Bandiera: manutenzione straordinaria sistematica e strutturale della sede stradale di via della Pila, via delle Macchine, via Galvani, via Ghega, via Cruto e via Fratelli Bandiera. Adeguamento sottoservizi e potenziamento videosorveglianza (3.200.000 euro - ultimazione lavori novembre 2019);
  • Ripristino strutturale del ponte stradale e ferroviario di via dell’Elettrotecnica: ripristino delle necessarie condizioni di sicurezza e di funzionalità operativa del manufatto per elevare l’accessibilità fisica delle attività insediate e da insediare, con particolare riguardo alla sicurezza dei trasporti petroliferi (1.000.000 euro - lavori ultimati);
  • Messa in sicurezza idraulica della macroisola Prima Zona Industriale di Porto Marghera: eliminazione dei ricorrenti allagamenti cui sono soggette le sedi stradali di via Pacinotti, via Ferraris e via delle Industrie (8.600.000 euro - lavori in corso);
  • Messa in sicurezza idraulica di via dei Petroli e via Righi: messa in sicurezza idraulica nella macroisola “delle Raffinerie”, mediante la realizzazione di un sistema per la raccolta, il collettamento e trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia prima dello scarico in laguna (6.500.000 - lavori ultimati);
  • Estensione della banda larga all’intera area di Porto Marghera per lo sviluppo di attività produttive portuali e logistiche (666.852,58 euro - primo lotto dei lavori ultimato);
  • Impianto idrovoro e vasca di accumulo in via Torino: realizzazione di una nuova vasca di prima pioggia con capacità di oltre 12mila metri cubi e conseguente adeguamento/potenziamento dell’esistente impianto di sollevamento, al fine di migliorare la gestione delle acque di prima pioggia e ridurre gli sfiori nel bacino scolante in laguna (8.000.000 - aggiudicazione dei lavori in corso);
  • Recupero di Forte Marghera – 1° stralcio: realizzazione di opere di urbanizzazione primaria, ammodernamento rete acquedotto, realizzazione nuova fognatura, consolidamento muro di sponda, sistemazione percorsi interni (7.000.000 euro - progetto definitivo in corso);
  • Recupero di Forte Marghera – 2° stralcio: prevista la bonifica delle aree inquinate del ridotto centrale, la messa in sicurezza delle due caserme francesi che fronteggiano la darsena, la realizzazione di una passerella ciclopedonale (5.000.000 - lavori in corso);
  • Riordino del polo nautico e opere complementari: recupero e valorizzazioni di alcuni immobili di pregio architettonico e culturale che consentirà il permanere delle attività nautiche. È previsto inoltre il riordino degli spazi esterni (7.762.142,92 euro - progetto esecutivo in corso);
  • Parco San Giuliano: realizzazione di strutture a servizio delle grandi manifestazioni, relativi sottoservizi, nuove recinzioni con funzioni fonoassorbenti (1.237.857,08 euro - lavori in corso);
  • Pista per Venezia: opere complementari di collegamento con la rete ciclabile esistente: completamento della connessione ciclabile e pedonale tra la città storica e la terraferma mediante un nuovo percorso tra via Torino e il parco San Giuliano (con attraversamento di Forte Marghera) e ultimazione del percorso ciclopedonale sul Ponte della Libertà (1.500.000 - lavori in corso);
  • Realizzazione di nuovo rifugio per animali randagi al Parco di San Giuliano (1.400.000 euro - gara d'appalto in corso);
  • Rifacimento della pista di atletica leggera di San Giuliano (comprese le pedane dei salti), adeguamenti tecnico funzionali del blocco spogliatoi e realizzazione di nuovi parcheggi di pertinenza (850.660,70 euro - ultimazione lavori a novembre 2019);
  • Adeguamento funzionale della stazione ferroviaria di Porto Marghera con soggetto attuatore Rfi (7.600.000 euro - gara d'appalto da bandire).

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