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Il 25 novembre l’ONU celebra ogni anno la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e anche l’Amministrazione comunale di Venezia continua a sostenere simbolicamente e fattivamente ogni azione di sensibilizzazione e di contrasto a questo fenomeno diffuso e subdolo di cui in Italia è vittima una donna su tre e nella maggior parte dei casi per opera del proprio partner o ex compagno. “Un'attenzione e un impegno continui – sottolinea la vicesindaco Luciana Colle – rispetto a un tema nei confronti del quale il Comune non abbasserà mai la guardia”.
In una giornata simbolicamente così importante, l'Amministrazione comunale vuole sottolineare come nonostante l’attività dei propri servizi in aiuto alle donne vittime di violenza prosegua ininterrotta da 23 anni, nei giorni scorsi siano apparse sugli organi di stampa locali numerose notizie errate relative all’attività del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia che hanno allarmato la cittadinanza e le donne vittime di violenza. Si è parlato di chiusura del Centro, di assenza di operatrici e di tagli di finanziamenti ma nulla di tutto ciò risponde al vero. Si desidera rassicurare la cittadinanza che il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia è aperto e non ha mai chiuso. È aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15 (fino alle 17 su appuntamento). Offre una reperibilità telefonica H24 per 365 giorni all’anno per le donne ospitate nelle Case Rifugio. Offre reperibilità telefonica H24 festivi inclusi anche per i medici del Pronto Soccorso degli ospedali di Mestre e Venezia per le donne che si rivolgono agli ospedali a seguito di aggressioni e dal gennaio 2016 ad oggi sono 101 le richieste di collaborazione giunte in questo modo dai medici di Mestre e Venezia.
Il Centro Antiviolenza in questi 23 anni ha accolto 6.201 donne e ne ospitate più di un centinaio in 2 Case Rifugio. Ogni anno al Centro si rivolgono circa 200 donne nuove; nei primi 10 mesi del 2016 le donne che si sono rivolte per la prima volta al Centro sono state 250 e 171 di esse hanno concordato con le operatrici un progetto di presa in carico di uscita dalla violenza. Nelle Case Rifugio dall’apertura ad oggi sono state ospitate 108 donne e 96 minori loro figli per un periodo variabile che va da pochi giorni a più mesi, a seconda delle necessità della donna e del minore.
Al Centro, oltre alle responsabili del Centro Antiviolenza e del Centro Donna lavorano 3 operatrici di accoglienza (di formazione assistenti sociali e psicologhe), 5 psicologhe, 5 consulenti giuridico-legali e una educatrice. A breve prenderà servizio anche una consulente con specifico incarico per la ricerca attiva del lavoro e un’altra operatrice di accoglienza. Fra queste operatrici 9 sono dipendenti comunali e le restanti sono operatrici che hanno vinto bandi di selezione per l’implementazione delle attività del Centro Antiviolenza. Tutte sono specificamente formate.
Gli interventi offerti alle donne nel corso degli anni sono sempre stati gratuiti: supporto psicologico; consulenza giuridico-legale; orientamento nella ricerca del lavoro; percorsi di empowerment, gruppi sull’assertività, arte-terapia, teatro, mindfulness, mentoring; rete costante con i Servizi e le Forze dell’Ordine del territorio. Vengono realizzati incontri di sensibilizzazione con gli studenti e gli insegnati e in questo modo le operatrici del Centro propongono laboratori ad una quindicina di classi di scuole superiori di Mestre e Venezia per ogni anno scolastico da 8 anni a questa parte.
Tutta l’attività del Centro e delle Case Rifugio viene annualmente monitorata dalla regione Veneto in coerenza con quanto previsto dalla LR n° 5/2013 sulla violenza di genere e risponde a quanto previsto dalle norme nazionali vigenti, come il “Piano d’Azione Straordinario contro la violenza sessuale e di genere” e le norme internazionali come la Convenzione di Istanbul ratificata anche dal nostro Paese.
Il Centro dell’Amministrazione veneziana ha sottoscritto numerosi Protocolli e Accordi con Enti e Istituzioni e tra essi vi è il “Protocollo 1522” con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per collaborazioni sulla gestione del n° Verde Nazionale 1522 e l’Accordo “SOS Violenza” con l’Azienda Sanitaria per la reperibilità H24. Ha sottoscritto anche un importante Protocollo Operativo di strategie condivise per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere sul territorio lagunare, insieme ad altri 13 Enti e Istituzioni veneziani (Procura, Tribunale Civile e Penale, FF.OO., Azienda Sanitaria, Ordine dei Medici e degli Avvocati, eccetera). Da alcuni mesi ha avviato anche significativi raccordi operativi con il Centro per il Trattamento degli Autori di Violenza di Padova.
Il Centro Antiviolenza continua dunque a lavorare a pieno ritmo, dentro alla storica cornice del Centro Donna, attivo ininterrottamente da 33 anni grazie alla recente delibera di Giunta che ricompone la tradizionale strutturazione del Centro Donna, trentennale riferimento per i gruppi di donne del territorio e che vede al proprio interno anche la consolidata e attivissima biblioteca di genere. E proprio grazie al Centro Donna anche quest’anno l’Amministrazione ha potuto proporre alla cittadinanza il “Novembre Donna”, rassegna di 22 iniziative a celebrazione del 25 novembre, Giornata ONU contro la violenza sulle donne.
Il Centro è e resta aperto per le donne che cercano aiuto per uscire da situazioni di violenza.
Per contatti:tel: 041.5349215 mail: centro.antiviolenza@comune.venezia.it dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.