
Due mondi opposti: quello che si occupa della tutela delle vittime e quello che prende in carico il recupero degli autori del reato. Alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista le due realtà si sono incontrate e confrontate, nei rispettivi ruoli e con i relativi servizi, nel convegno promosso dalla Fondazione Ferrioli Bo Onlus sul tema della violenza di genere, analizzata sotto il profilo normativo, giuridico, dei servizi e degli aspetti metodologici e operativi, attraverso la costituzione di un Comitato scientifico che intende generare collaborazione tra i professionisti che si occupano del tema.
All'avvio dei lavori ha partecipato la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, la quale ha portato ad esempio le attività del CAV di Venezia: "Sono orgogliosa della scelta della nostra città per ospitare un convegno sulla violenza di genere, perché qui è nato il primo centro anti violenza pubblico d'Italia, del quale ricorre il trentennale". La presidente ha ricordato le 4 case rifugio, i 4 sportelli d'ascolto e le prossime novità del CAV: "Nei prossimi giorni apriranno altri due sportelli: all'Università Ca' Foscari e allo Iuav. Continuerà il lavoro di formazione da parte delle operatrici, con attività di sensibilizzazione nelle realtà sportive di Venezia. Mi preme ricordare quanto sia fondamentale l'educazione verso i più giovani e il fare rete con le istituzioni, le forze dell'ordine, le scuole e le famiglie: la violenza di genere è un tema che riguarda tutti; nessuno deve voltarsi dall'altra parte".
L’obiettivo del convegno, al quale ha partecipato anche la consigliera Deborah Onisto in rappresentanza della Città metropolitana, come spiegato, era proprio quello di rafforzare l’architettura dei servizi a contrasto della violenza di genere, mirando a collocare in un’unica rete tutti i professionisti coinvolti in tale tema.