L’assessore Mar all'inaugurazione della mostra “La medicina Woo nel Celeste Impero. Storia ed attualità della medicina tradizionale cinese”

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L’assessore Mar all'inaugurazione della mostra “La medicina Woo nel Celeste Impero. Storia ed attualità della medicina tradizionale cinese”

19/12/2016

L’assessore comunale al Turismo, Paola Mar, è intervenuta questo pomeriggio, al Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco nella sala monumentale d'ingresso dell’Ospedale Civile di Venezia, all’inaugurazione della mostra “La medicina Woo nel Celeste Impero. Storia ed attualità della medicina tradizionale cinese”.

La mostra è organizzata dal Comune di Venezia che da anni attraverso il progetto Desk Cina cura le relazioni tra Venezia e il grande Paese orientale, e dalla Scuola Grande di San Marco, in sinergia con l’Università Ca’ Foscari e l’Istituto Confucio, in collaborazione con la Città di Suzhou.

“E’ con immenso piacere che vi porgo i saluti del sindaco Luigi Brugnaro – ha esordito l’assessore Mar – e sono particolarmente lieta di presentare alla città di Venezia questa mostra. Incontri come questo sono molto importanti perché ci permettono di rinnovare collaborazioni e di prospettarne di future, che contribuiscono ad avvicinare ancora di più le due città gemellate. Ogni anno viene promossa almeno un’iniziativa culturale per ricordare questo gemellaggio: quest'anno Venezia mette a disposizione di Suzhou uno degli spazi più esclusivi ed affascinanti, la Scuola Grande di San Marco”.

“Le problematiche e le malattie sono comuni su questa nostra terra – ha proseguito l'assessore – ma gli approcci di cura sono diversi. Una parte importantissima da questo punto di vista ha la medicina tradizionale cinese. Il visitatore si troverà immerso in un mondo antico che guarda, però, al futuro e potrà meglio comprendere, anche con visite guidate da giovani universitari, una cultura così complessa e affascinante come quella cinese”.

“Quando Marco Polo parla di Suzhou nel Milione – ha concluso Mar – dice che ‘Suzhou è una città molto grande e nobile, hanno seta e si guadagnano da vivere con il commercio e le arti. La città è così grande che si estende per più di 70 miglia e ha così tanti abitanti che nessuno poteva nemmeno sapere il numero, in questa città hanno seimila ponti di pietra sotto il quale una galea può passare’. Sono lieta di rinnovare lo spirito di amicizia fra queste due città nella convinzione che molte altre saranno le occasioni di incontro che si presenteranno nel nostro futuro, per un futuro aperto e migliore. E' tempo per noi di riconoscere ancora di più i punti in comune delle nostre città. Per saperne ancora di più le une dalle altre esperienze. Di lavorare insieme per una vita migliore in città migliori”.

All’inaugurazione sono intervenuti la direttrice dell'Ospedale Civile di Venezia in rappresentanza dell'Ulss 12 veneziana, Lorena Sandonà, il responsabile della Commissione Salute e Pianificazione familiare della Città di Suzhou, Shi Rongfang, il direttore generale dell’ospedale di medicina tradizionale cinese di Suzhou, Ge Huinan, il prorettore vicario di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, e il direttore dell’Istituto Confucio, Marco Ceresa.

L'amicizia tra Venezia e Suzhou, antica città d’acqua della provincia cinese di Jangsu – spiegano gli organizzatori – parte da lontano: il gemellaggio risale al 1980 e ogni anno almeno un'iniziativa culturale viene promossa per ricordare l’intenso rapporto tra le due città. E’ così che uno dei luoghi più importanti della storia della medicina veneziana apre le sue porte alla cultura medica cinese, in un incontro affascinante per le tante differenze nelle pratiche e nello spirito con cui, pur accomunate dalla finalità della cura, le due culture si occupano del malato e della malattia.

La mostra, con ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 28 febbraio. Per le visite guidate è necessaria la prenotazione telefonando allo 041.2349548 o scrivendo a confuciovenezia@unive.it.

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