Inaugurata al Candiani la mostra “Attorno a Tiziano, l’annuncio e la luce verso il contemporaneo”

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Opera esposta alla mostra
 

Inaugurata al Candiani la mostra “Attorno a Tiziano, l’annuncio e la luce verso il contemporaneo”

13/04/2017

Buio e luce, sacralità e spiritualità, antico e contemporaneo in un viaggio nel tempo all’insegna della vitalità dell’arte e della cultura: dopo il successo della mostra dedicata a Klimt e alla sua Giuditta II, prosegue al Centro Candiani di Mestre il progetto “Cortocircuito – Dialogo tra i secoli”, percorso tra i capolavori dell’arte antica e le icone dell’arte contemporanea, con la mostra “Attorno a Tiziano, l’annuncio e la luce verso il contemporaneo”. L’importante iniziativa culturale, che valorizza il patrimonio dei Musei Civici, accanto ad alcune straordinarie opere provenienti da collezioni private e dalle più importanti istituzioni veneziane, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’assessore al Turismo, Paola Mar, la presidente della Commissione consiliare cultura, Giorgia Pea, insieme alla Direttrice della Fondazione Muve, Gabriella Belli, Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini, Demetrio Sonaglioni e Agnese Chiari in rappresentanza della Scuola Grande di San Rocco.
 
“Ringrazio la Scuola Grande di San Rocco, uno dei luoghi più spettacolari di Venezia, e tutte le istituzioni e i privati che hanno collaborato alla realizzazione di questa straordinaria operazione culturale per la loro disponibilità a contribuire al rilancio della nostra città – ha sottolineato il primo cittadino. La grande ricchezza che una persona può portare in questo momento storico è darsi da fare. La cultura, intesa come elemento di educazione e di crescita economica, deve avvicinarsi ai cittadini. Ecco allora perché è importante portare questo tipo di esperienze vicino alle persone, per far sentire la famiglia al centro delle nostre decisioni e creare occasioni di promozione. È anche per questo che abbiamo deciso che il giorno di Pasqua sarà possibile visitare la mostra gratuitamente”. L’assessore al Turismo, Paola Mar, ha aggiunto che in questi giorni verranno distribuiti ai commercianti del centro di Mestre dei coupon attraverso i quali i clienti potranno visitare l’esposizione a prezzo ridotto. “Questa mostra – ha precisato inoltre Mar – rafforza i concetti di legame e rete 'tra Stato da Tera e Stato da Mar', tra Istituzioni culturali, tra cultura e turismo come motore economico di una città”.
Particolare soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente della Commissione cultura Pea, che ha sottolineato come il pragmatismo e l’impegno possano talvolta sfondare dei muri che prima sembravano invalicabili. "Mestre - ha detto Pea - sta dimostrando di essere una cittadina in grado di accogliere e condividere la grandissima offerta culturale di Venezia”.
 
Al centro della mostra - curata da Gabriella Belli e Luca Massimo Barbero - il tema dell’Annunciazione, uno dei soggetti più indagati nella storia dell’arte, e non solo sacra, di volta in volta adattato al gusto e allo stile delle diverse epoche. L’esposizione, allestita da Pier Luigi Pizzi, ripercorre la vicenda iconografica di questo complesso tema in un dialogo tra passato e presente fatto di cortocircuiti visivi ed emozionali attraverso i quali il visitatore viene portato alla scoperta.
 
È il Mercurio alato, Hermes, la preziosa scultura del Giambologna (XVI sec.) proveniente dalle collezioni della Galleria Franchetti, che invita ad entrare nella mostra. Si prosegue con le fonti più antiche come i preziosissimi fogli miniati e testimonianze rarissime, che vanno dall’Antifonario del Secondo Maestro di San Domenico a preziosissimi Libri d’ore, come quello del Maestro dei tralci dorati proveniente dalla Biblioteca del Museo Correr. Si viaggia nei secoli e si scoprono opere nelle collezioni lagunari molto spesso ignote, come una tavola del XIV secolo di ambito veneto che sarà una vera scoperta per i visitatori (che non l’hanno mai vista esposta) o un trittico di Lazzaro Bastiani di fine Quattrocento, entrambi nelle collezioni civiche. Straordinaria è anche la scelta di opere grafiche, tra cui un nucleo di fogli di Gaspare Diziani, un bel pastello di Rosalba Carriera e un’importante Angelo annunciante di Palma il Giovane, proveniente dai depositi del Museo Correr.
 
Culmine dell’esposizione è comunque il pittore veneziano per eccellenza, Tiziano Vecellio, con la sua Annunciazione prestata dalla Scuola Grande di San Rocco. "Il viaggio di quest’opera verso Mestre – ha ricordato il vicario della Scuola Grande di San Rocco – costituisce un dono ad unire la civiltà del passato con la modernità, affinché la bellezza possa nutrire la speranza per il futuro”. Accanto a questo capolavoro, anzi in dialogo con esso, c’è poi l’Annunciazione di Benvenuto Tisi detto il Garofalo - oggetto di un recente restauro - che per la prima volta lascia la Fondazione Giorgio Cini. Ma non solo: i visitatori potranno ammirare l’Annunciazione di Antonio Canova (1820-1823), prezioso bassorilievo prestato dalla Gipsoteca di Possagno, in dialogo con “Concetto spaziale. Teatrino” di Lucio Fontana. Al centro della scena sono i concetti di luminosità, purezza, mancanza quasi di organicità. In mostra il tema della luce continua nei lavori di Liz Larner, Arthur Duff, Aldo Grazzi e del californiano Barry X Ball che mescolano luce, neon, oro; ma soprattutto appare prepotente in quella che è stata definita la “teologia dei tubi al neon” di Dan Flavin, eccezionalmente in mostra a Mestre.
 
L’esposizione  resterà aperta al pubblico tutti i giorni tranne il lunedì, dal 14 aprile al 2 luglio.

Per informazioni sugli orari e visite guidate visitmuve.it/cortocircuito info@fmcvenezia.it

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