
La Giunta comunale nella sua ultima seduta ha licenziato, su proposta degli assessori al Patrimonio Paola Mar e alla Coesione sociale e Politiche della residenza Simone Venturini, la delibera che avvia le procedure di vendita di 164 appartamenti di proprietà comunale siti nel Comune di Spinea, nel complesso "San Remo".
Con questa procedura, condivisa e concordata con l'Amministrazione comunale di Spinea, si darà impulso a un percorso virtuoso di rilancio dell'intero quartiere, attraverso la responsabilizzazione degli attuali inquilini e all'ingresso di nuove famiglie. La delibera, che sarà ora posta all'esame del Consiglio comunale, prevede da un lato la proposta agli attuali inquilini del complesso di Spinea di acquistare l'appartamento da loro locato a un prezzo corrispondente al valore di stima ribassato del 20% in virtù della normativa di settore e, dall'altro, la messa in vendita, con procedura ad evidenza pubblica, degli appartamenti oggi non locati al valore risultante dalle apposite perizie.
Qualora l'inquilino non volesse acquistare l'appartamento da lui locato, continuerà a rimanere affittuario senza alcun tipo di obbligo o cambiamento della situazione soggettiva. Si tratta infatti di una facoltà che viene concessa, non un obbligo. Tale piano di vendita, una volta approvato dal Consiglio comunale, dovrà essere autorizzato dalla Regione del Veneto come da normativa vigente.
"Responsabilità e investimenti, questi i due punti cardine di un progetto che inizia a Villaggio dei Fiori e che, in futuro, se la prossima Amministrazione lo riterrà positivo, potrà allargarsi anche ad altri immobili della terraferma - dichiara l'assessore alle Politiche della residenza, Simone Venturini - Responsabilità perché gli attuali affittuari potranno diventare in tutto e per tutto proprietari della propria abitazione, attivandosi in prima persona per interventi e migliorie a lungo termine. L'orizzonte temporale si amplia, così come la cura e l'attenzione per il proprio appartamento e gli spazi comuni. Il prezzo di acquisto, individuato da professionisti indipendenti e sottoposto al vaglio dell'Agenzia del Territorio, sarà oggetto di una riduzione del 20% rispetto al valore di mercato. Inoltre, l'ingresso di nuove famiglie che acquisteranno gli appartamenti oggi non locati consentirà l'arrivo di nuove energie per il recupero complessivo dell'area. Con questa procedura si affronta e si avvia a conclusione - continua - una delle vicende più singolari dell’edilizia popolare in Veneto: quella di un Comune che, negli anni ’80, acquistò e assegnò alloggi in un territorio confinante, senza poi farsi carico della gestione, contribuendo così al progressivo degrado e all’assenza di manutenzioni. La scelta compiuta all’epoca ha generato un’eredità complessa che oggi intendiamo superare nell’interesse degli attuali residenti, del Comune di Spinea e di quello di Venezia, che potrà destinare le risorse ottenute ai propri cittadini in attesa di una casa nel capoluogo. Tutti gli introiti del piano di alienazioni saranno, infatti, totalmente investiti nelle manutenzioni delle abitazioni comunali nel territorio del Comune di Venezia. Oggi è una tappa importante di un percorso che abbiamo condiviso passo dopo passo con l'Amministrazione di Spinea, a cui va il mio ringraziamento".
"Con questo piano - aggiunge l’assessore Paola Mar - offriamo alle famiglie che già vivono da anni in questi alloggi la concreta opportunità di acquisire un patrimonio di proprietà, trasformando l’affitto in un investimento per il futuro. Le risorse così generate ci consentiranno di realizzare un ampio programma di riqualificazione abitativa che coinvolgerà l'intero territorio comunale di Venezia".