
Al Centro Candiani sabato 10 maggio alle ore 17.30 va in scena il recital narrativo Il sogno di una cosa, di Pier Paolo Pasolini, a cura di Maria Grazia Galatà.
Il sogno di una cosa, titolo di un breve racconto del 1948, indica chiaramente lo smarrimento dei nostri tempi e l’attualità stupefacente di Pier Paolo Pasolini.
La “cosa”, ormai staccata dal suo “sogno”, il suo non poter più essere sognata (quindi detta) è lo scontro sofferto con la modernità del poeta (ma anche il nostro); la coralità perduta che egli rimpiange è oggi il declino della coscienza di appartenenza comune e collettiva: ci avviamo non solo verso la solitudine ma anche verso l’individualismo alienante per l’umano; se ai suoni della vita e delle cose vive si sostituisce il silenzio delle idee, questo vuoto viene riempito da frastuoni e immagini illusorie, e lo sfondo lirico della natura che in qualche modo soccorreva il poeta, oggi non può più venirci in soccorso perché anch’essa è in pericolo.
Lo spettacolo è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Per informazioni: www.culturavenezia.it