Tutto il Nordest della Polizia locale a Mestre. La cerimonia dell’Alzabandiera in Piazza Ferretto ha aperto, questa mattina, la festa interregionale delle Polizie locali del Triveneto. Schierati i gonfaloni delle 13 città capoluogo, i rispettivi sindaci o delegati, la bandiera del Corpo, autorità militari e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ha dato il via alla cerimonia, insieme al comandante generale della Polizia locale di Venezia Marco Agostini e al prefetto di Venezia Darco Pellos. Il tricolore si è alzato sulle note dell'Inno di Mameli, eseguito dalla banda del corpo di Polizia di Venezia. Per il Comune di Venezia erano presenti anche gli assessori alla Sicurezza e Servizi al cittadino Elisabetta Pesce e Laura Besio.
La festa di San Sebastiano, protettore degli agenti di Polizia municipale, è proseguita con la messa al Duomo di Mestre, officiata dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia.
Il corteo, scortato anche dai carabinieri a cavallo del comando di Pordenone e dalle Unità cinofile di Trento, si è spostato all'M9, dove si è tenuta la consegna delle onorificenze per meriti speciali a 60 agenti, appartenenti alle Municipali di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Dieci gli agenti della Polizia locale di Venezia che hanno ottenuto il riconoscimento per l’attività svolta nel corso del 2024.
"E' per me un grande onore poter avere le Polizie locali del Triveneto rappresentate qui a Mestre, in questa sala. Fin dall’inizio del mio mandato, quasi 10 anni fa, ho condiviso con il comandante Marco Agostini la necessità del riconoscimento del ruolo fondamentale della Polizia locale nell’Amministrazione comunale e nella vita quotidiana delle nostre comunità. Un servizio di prossimità, che spesso è la prima risposta che i cittadini vedono intervenire in caso di necessità" ha esordito il sindaco Brugnaro, che ha ricordato la riorganizzazione del Corpo, un decennio fa, con la modifica dei regolamenti in Consiglio comunale, con l’obbligo del porto d’armi, con i concorsi per l’assunzione di giovani e l’inserimento delle prove psico-fisiche; i nuovi mezzi, moderni ed efficienti; la costituzione del corpo di Polizia cinofila; la Smart control room.
"E i risultati sono arrivati - ha continuato il primo cittadino, che ha parlato delle future e nuove sfide - Voglio ribadire l’impegno per la proposta di legge per chiedere che al giudice di pace vengano attribuiti poteri penali fino a dieci giorni di quella che ho definito 'cella di rigore'. Questo consentirebbe di perseguire con più efficacia quei reati che, pur minori, creano disordine, degrado e insofferenza nei cittadini. Una soluzione che non graverebbe sui costi dello Stato e che è già utilizzata in altri Paesi. In discussione in Parlamento giace la riforma dell’ordinamento della Polizia locale. La seguiremo con attenzione".
Anche il comandante Agostini ha parlato di futuro e progetti, come l'idea di formare un gruppo di agenti di supporto all'intera Città Metropolitana, che si possa attivare in occasione di eventi specifici sul territorio allargato.
Sessanta gli agenti che hanno ricevuto il "Caschetto d'oro" per il loro servizio. Il sindaco Brugnaro ha premiato i dieci vigili veneziani: il vice commissario Mauro Marcato, l'agente scelto Artem Horbach, gli agenti Giovanni Boscolo, Stefano Cesaro, Jacopo Penzo e Stefano Ugenti, distintisi per le spiccate capacità investigative e operative, che hanno assicurato alla giustizia due persone che avevano commesso una rapina in strada e un furto con strappo. Premiati dal sindaco anche: il commmissario principale Lorenza Mariutti, gli agenti Enrico Moro, Elena Negrini e Christopher Vianello, che hanno soccorso e prestato protezione, anche fuori servizio, a tre giovani donne, in occasioni distinte, vittime di violenza e persecuzione da parte di un uomo, individuato e arrestato.
L'assessore Pesce ha dunque premiato il vicecommissario Danilo Scognamiglio, del Comando di Polizia locale di Verona, per una importante attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti; Morris Ceron, direttore generale del Comune di Venezia ha quindi conferito il riconoscimento al vice comandante Alessia Callino, all'assistente capo Salvatore Macchione e all'agente Guido Samuele Volpe, del Comando della Municipale di Oderzo, che ha fatto affiorare situazioni di degrado e illegalità riconducibili al caporalato, lavorativo e abitativo.