L'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini ha visitato questa mattina il cantiere dove sono in atto i lavori di ristrutturazione dell’ex Ospizio Contarini, situato nel sestiere di Dorsoduro, un immobile storico di proprietà di IPAV (Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane). Il progetto, volto alla creazione di un innovativo modello di co-housing sociale, è parzialmente finanziato con i fondi del POR FESR 2014-2020, con il supporto del Comune di Venezia. Ad accompagnare l'assessore, il presidente di IPAV Luigi Polesel e il segretario direttore generale Elena Fongher.
L’edificio, risalente al 1492 e tutelato come bene culturale, ha svolto la funzione di ospizio fino alla sua dismissione nel 2010. Era stato in passato occupato abusivamente, con grave danno per l'immobile e per la quiete del vicinato, e poi sgomberato nel 2016. Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione nell’immobile di 10 alloggi di piccola dimensione, distribuiti tra il piano terra, il primo piano e il sottotetto, integrati con spazi comuni e una corte interna.
"Grazie ad un finanziamento di IPAV e a un importante finanziamento comunitario realizzato in collaborazione con il Comune e la Regione, di circa 3 milioni di euro complessivi, è stato possibile avviare questo progetto - ha sottolineato Venturini - Un'importante attività di co-housing destinata ad anziani in perdita di autonomia e altre categorie fragili. Un progetto innovativo che si inserisce nel più ampio quadro di servizi offerti da IPAV in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Venezia".
Il co-housing sociale ha l’obiettivo di coniugare spazi individuali con aree condivise per favorire inclusione, solidarietà e una migliore qualità della vita, attraverso un percorso di programmazione partecipata che coinvolge i futuri residenti, da individuare, è stato spiegato, tra persone fragili, in una struttura che è stata recuperata rispettando tutti i vincoli indicati dalla Soprintendenza.
L’intervento edilizio, comprende il consolidamento strutturale, l’installazione di impianti tecnologici avanzati, l'abbattimento di barriere architettoniche e di sistemi domotici progettati per facilitare la vita di anziani e persone con disabilità, oltre a interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica. Il progetto si distingue per l’adozione di soluzioni sostenibili che contribuiranno a una significativa riduzione dell’impatto ambientale e a un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio.
La conclusione dei lavori e l'avvio delle attività sociali sono previste per il 2025, segnando un traguardo significativo per la rigenerazione urbana e sociale nel cuore di Venezia.