Riparte il progetto ‘La mensa che non spreca!’ per il recupero delle eccedenze alimentari
28/10/2024Riprende per l'anno scolastico 2024/2025 il progetto “La Mensa che non Spreca” nato dalla collaborazione tra Comune di Venezia e Ames (Azienda multiservizi economici e sociali), con il sostegno di Cavv–Csv di Venezia, delle Acli provinciali di Venezia e dei volontari di Auser Campalto e Anvolt di Mestre.
Il progetto ha come scopo il recupero del cibo non scodellato in alcune scuole di Mestre, e la redistribuzione di quanto raccolto nelle mense solidali, gestite dalla Casa dell’Ospitalità e dall’associazione Amici di San Francesco.
Nel corso dell'anno scolastico 2023/2024 sono stati recuperati oltre 6mila chilogrammi di alimenti non consumati che si sono trasformati in circa 16mila pasti. Il dato è ancora più significativo se esaminato in funzione della riduzione di emissioni di Co2 nell’ambiente, circa 28,245 Kg, o se esaminato dal punto di vista economico: calcolato un costo medio di 7 euro a pasto, il risparmio per gli enti beneficiari è di circa 112.000 euro, che verranno poi impiegati in altre attività che portino a un miglioramento dei servizi offerti.
Il progetto ha potuto garantire i numeri sopra esposti grazie anche all’adesione delle numerose scuole che fin dall’inizio hanno sostenuto e creduto nel progetto: nell'ultimo anno le primarie "S. Pellico" e "C. Battisti " (IC G.Cesare), "S. M. Goretti" (IC L.Spallanzani), "G. Leopardi" e "T. Vecellio" (IC Viale S. Marco), "L. Da Vinci" e "Virgilio" (IC L. Da Vinci), "F. Querini" (IC F. Querini), "E. Toti" (IC S. Trentin).
“Cruciale il ruolo e l’impegno dei volontari e delle associazioni – commenta, per il Csv di Venezia, il presidente Mario Morandi. - Al nostro fianco abbiamo avuto le associazioni Auser Volontariato Venezia e Anvolt Mestre che si sono occupate del servizio di trasporto delle eccedenze, erogandolo con continuità a favore della Mensa dei Cappuccini. Cruciale è stato inoltre il contributo della decina di volontari che si sono avvicinati a questo progetto grazie alla campagna di ricerca volontari ideata e condotta da CAVV-CSV di Venezia.
“Siamo lieti - sottolinea il presidente delle Acli Veneziane Paolo Grigolato - di portare il nostro contributo allo sviluppo di questa iniziativa, grazie anche all’esperienza maturata a livello nazionale dalle Acli nella lotta allo spreco alimentare. È così che abbiamo potuto mettere a disposizione la piattaforma online “The Avanzers”, che permette di tener traccia delle donazioni di cibo e rendicontare al meglio il progetto. Un piccolo tassello di una grande sfida dal punto di vista sociale, etico e ambientale, a cui dobbiamo rispondere anche a partire da queste azioni con la comunità”. A tal proposito, la ricerca di volontari è di nuovo aperta, in vista del nuovo anno scolastico che sta per iniziare e chiunque voglia fare questa importante e stimolante esperienza si può rivolgere alla segreteria delle Acli provinciali di Venezia, a questi recapiti: tel. 0415314696 (int. 8), e-mail segreteria.venezia@acli.it
L’obiettivo condiviso è di potenziare il progetto con il coinvolgimento di nuove scuole, in particolare quelle dell’infanzia che finora non sono entrate nella rete, con l’acquisto di altri abbattitori, ma anche comunicando adeguatamente con le famiglie ed aumentando il numero di volontari coinvolti.
“Si tratta di una sperimentazione virtuosa che sta assumendo, di anno in anno, carattere di stabilità - spiega l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - ed il suo successo è frutto di un lavoro congiunto tra diversi uffici comunali, le scuole ed il volontariato che insieme hanno saputo rappresentare in modo pratico e concreto un esempio di lotta allo spreco e di educazione civica, oltre che di collaborazione a tutto tondo tra istituzioni e cittadini. Ogni realtà ha messo a disposizione la propria esperienza e creatività, permettendo di sviluppare un'idea semplice ma difficile da concretizzare. In questi anni abbiamo dimostrato, attraverso l'esempio, a migliaia di studenti l'importanza del contrasto allo spreco alimentare per il nostro futuro. Una sensibilità che hanno fatto propria e che, speriamo, possa durare per sempre. Un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati e si impegneranno per questa iniziativa. Senza volontari e associazioni sarebbe impossibile".
"Tanti genitori spesso mi chiedono cosa si possa fare per recuperare il cibo che non viene mangiato e quando racconto di questa iniziativa restano ammirati - aggiunge l'assessore alle Politiche educative, Laura Besio - Se guardo ai chilogrammi di eccedenze recuperate nelle scuole mi rendo conto che il lavoro è duplice: di consapevolezza dei bimbi di quello che accade, ma anche di recupero e aiuto a chi ha bisogno. E' l’ottica con cui questa Amministrazione lavora da sempre in ogni ambito, dal sociale all’educativo: informazione e sensibilizzazione, ma anche risposta pratica che traduca l’azione in opportunità. Siamo orgogliosi di questo progetto".