Arrivato un nuovo pulmino Avapo Mestre per il trasporto di ausili sanitari per il malato terminale

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Foto gruppo Avapo
 

Arrivato un nuovo pulmino Avapo Mestre per il trasporto di ausili sanitari per il malato terminale

04/07/2024

Un nuovo mezzo Avapo, da oggi, gira per le strade di Mestre, a portare solidarietà e conforto. L'associazione di volontari che porta assistenza ai malati oncologici, in un anno di raccolta fondi, ha acquistato un pulmino capace di trasportare tutti quegli ausili che permettono al paziente terminale di poter trascorrere i suoi ultimi giorni a casa, attorniato dai propri familiari, tra le mura domestiche, ma con i necessari supporti sanitari professionali.

Questa mattina, presso la sede della Avapo, in via Garibaldi a Mestre, il bilancio dell'ultima raccolta fondi, tra i volontari dell'associazione, con la loro presidente in testa Stefania Bullo.

La campagna non profit aveva ricevuto il sostegno importante di un'altra realtà solidale, la Ciani 4ever guidata da Roberto Pistolato e il supporto dell'Ulss 3 Serenissima, rappresentata questa mattina dal direttore dei Servizi socio sanitari dell'Ulss 3 Serenissima Massimo Zuin e del Comune di Venezia, rappresentato invece dall'assessore alla Promozione del territorio Paola Mar e dall'assessore alle Politiche sociali Simone Venturini.

"Come sempre la collaborazione tra pubblico e mondo delle associazioni è vincente, oltre che indispensabile: è così che gli obiettivi vengono centrati" ha sottolineato l'assessore Mar "Ma vorrei ribadire anche la grande attenzione di questo territorio verso il prossimo. C'è una rispondenza eccezionale tra cittadini, associazioni, Amministrazione".

Il mondo del volontariato di Avapo, mai fermo, ha colto l'occasione di questa mattina per presentare anche la prossima campagna solidale che punta ad acquistare un'auto per portare i bambini malati oncologici all'ospedale di Mestre o di Padova. "Un mezzo che verrà decorato e abbellito pensando proprio ai bambini" ha spiegato la presidente Avapo Mestre Stefania Bullo "Le richieste di questo tipo sono sempre più frequenti: quest'anno abbiamo fatto almeno 350 accompagnamenti di minori. Ci sono famiglie prive di mezzi propri che portano i bambini in ospedale, per visite e cure, con i mezzi pubblici. Non possiamo non farcene carico". 

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