Sensibilizzare sul tema della prevenzione del tumore al seno, questo l’obiettivo della 'Camminata Rosa' che questa mattina ha riunito oltre mille persone, accumunate dall’immancabile maglietta rosa ma soprattutto dalla voglia di dimostrare il proprio sostegno a una causa importante.
L’evento, organizzato dall'associazione Pink Lioness in Venice, è nato dalla collaborazione tra Reale Società Canottieri Bucintoro e Avapo Venezia, e mira a raccogliere fondi da destinare all’acquisto degli aghi scout impiegati con il macchinario diagnostico presso l'Ospedale Civile di Venezia.
La Camminata Rosa, che rientra nel calendario di eventi dell'Ottobre Rosa, ha preso il via alle ore 10 dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, e si è conclusa, intorno alle 12, alla Basilica della Madonna della Salute, dopo un percorso di cinque chilometri tra le calli cittadine che ha attraversato Strada Nuova, San Bartolomeo, Piazza San Marco e Accademia.
Ad aprire il corteo gli sbandieratori Clown Free Artisti del Bene, seguiti dal gruppo di donne che hanno sorretto lo striscione “Prevenzione è vita” per l’intera durata del tragitto. All’arrivo, i partecipanti alla Camminata sono stati accolti dalle voci della Big Vocal Orchestra che, sulla gradinata della Basilica, hanno intonato un concerto.
All’appuntamento, giunto ormai all’ottava edizione, hanno preso parte, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano, il presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi, e diversi consiglieri comunali e di Municipalità.
“La Camminata Rosa è bellezza, emozione, comunità. A nome di tutta l’Amministrazione di Venezia ringrazio le Pink Lioness In Venice, Canottieri Bucintoro, Avapo Venezia e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento - ha dichiarato la presidente Damiano - In questa occasione voglio ricordare il motto delle Pink Lioness ‘siamo tutte sulla stessa barca’. Posso dirvi che, oggi, in questa barca, c’è immensa speranza, calore, e soprattutto vita. E questo è uno degli atti più straordinari che una comunità possa fare”.