Campiello dei Squelini

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Campiello dei Squelini
 

Campiello dei Squelini

08/06/2023

È un campiello molto caratteristico, nel sestiere di Dorsoduro, a pochi passi dalla sede universitaria di Ca’ Foscari.

Ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, era conosciuto come campiello degli Scudeleri. Gli scudeleri o squelini  facevano parte dell’arte dei Bocaleri e Scudeleri a cui appartenevano gli artigiani che fabbricavano e vendevano scodelle, boccali, pentole, stoviglie e altri oggetti in ceramica, maiolica e terracotta. Nel campiello c’erano infatti due fornaci, costruite sicuramente in tempi diversi, una nel XV e l’altra nel XVIII secolo, i cui resti sono venuti alla luce con gli scavi effettuati nel 2001 che hanno fatto scoprire anche vari livelli sotto la pavimentazione attuale. Inoltre sono stati recuperati un forno da ceramista risalente al 1500 e dei frammenti di pavimentazione da bottega.

Lungo un lato del campo si trova una fontana in ghisa di forma allungata con una parte centrale ottagonale, su cui appaiono due teste di leone e dei fiori in rilievo. Sopra una testa di leone è incisa la scritta con il nome della fabbrica che la produsse a fine 800, la “Fonderia f.li Layet”.

Intorno al 1980 il campiello fu abbellito con la grande opera musiva dell’artista Marcello Pirro che cosiste in pannelli realizzati con mosaici ed elementi d’arte povera.

La pavimentazione del campiello è parzialmente in cotto a spina di pesce, mentre nella parte centrale il camminamento è in “masegni”.

Abbelliscono il campiello alcuni alberi, mentre due muretti in mattoni delimitano dei giardini privati.

In una casa affacciata sul campiello morì, nel 1563 la poetessa veneziana Lucrezia Marinelli che scrisse opere liriche in chiave mitologica ed eroica ed ebbe un ruolo attivo nella difesa dei diritti delle donne in dibattiti europei e attraverso le sue opere. 

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