Al Teatrino Groggia di Venezia cominciano a marzo le Avventure a Teatro: venerdì 3 marzo alle 20.30 va in scena "Lei" tratto dall'omonimo romanzo di Nicolò Targhetta

Condividi
immagine
 

Al Teatrino Groggia di Venezia cominciano a marzo le Avventure a Teatro: venerdì 3 marzo alle 20.30 va in scena "Lei" tratto dall'omonimo romanzo di Nicolò Targhetta

27/02/2023

 

 

Al Teatrino Groggia del Settore Cultura del Comune di Venezia, La Piccionaia, Centro di Produzione Teatrale propone nel mese di marzo tre appuntamenti pensati per gli adulti, ma anche per portare il pubblico più giovane ad andare a Teatro in autonomia.

 

Il primo appuntamento in programma è “Lei” per la regia di Lorenzo Maragoni, venerdì 3 marzo. “Lei” è tratto dall’omonimo romanzo di Nicolò Targhetta, che qui incontra un regista teatrale, Lorenzo Maragoni, con un percorso legato quanto il suo ai temi della generazione tra i venticinque e i trentacinque anni. Dall’incontro tra loro e grazie alla collaborazione con l’attrice Emilia Piz nasce uno spettacolo agile, ricco dei dialoghi serrati, dell’umorismo e dell’amarezza del testo originale, contaminato con lo stile rapido, fresco e coinvolgente del teatro di questa generazione, impreziosito da musiche dal vivo originali di Giorgio Gobbo. Lei ha trent’anni, un lavoro che sta cominciando ad amare e un fidanzato che forse non ama più. In pochi giorni li perde entrambi e si ritrova sola a doversi tenere a galla in una nuova quotidianità fatta di compromessi, colloqui di lavoro, notti insonni e ambizioni da ridimensionare. Incastrata in un mondo che pare sfocato, tra disastrosi tentativi di ricominciare e dialoghi surreali, Lei prova a riaffermare il diritto inalienabile di ciascuno alla fragilità.

Sul palco, oltre allo stesso Lorenzo Maragoni, che collabora da anni con il Teatro Stabile del Veneto sia come artista che come formatore, la giovane e promettente attrice Emilia Piz, formatasi all’Accademia Teatrale Veneta e poi a New York al Lee Strasberg Institute, già diretta da Fausto Paravidino ne ‘Il senso della vita di Emma’, da Filippo Dini in ‘Locke (che ha debuttato nel 2020 al Teatro Franco Parenti di Milano), e da Marco Zoppello con ‘Il figlio di Arlecchino perduto e ritrovato’ con la Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto. Con loro, in scena, anche il musicista Giorgio Gobbo, autore ed esecutore delle musiche originali dello spettacolo. “Trent’anni è l’età in cui cominci ad avere il sospetto che non sarai mai un bambino prodigio – spiega Nicolò Targhetta -. La perdita delle nostre certezze ci rende inevitabilmente tutti più fragili. Ma questo non è necessariamente un male. Il testo parla di una generazione che cerca disperatamente di ritrovare il sentiero. Ammesso che un sentiero ci sia mai stato.

La collaborazione con Lorenzo è stata allo stesso tempo fortunata e naturale. Fortunata perché è un attore e un regista brillante e, senza il suo aiuto, dubito che sarei riuscito a trasformare il romanzo in una drammaturgia o a scovare una ‘Lei’ come Emilia Piz. Naturale perché facciamo parte della stessa sfigatissima generazione e, nella vita di ‘Lei’, entrambi riconosciamo tante, troppe cose. Inoltre Lorenzo, per certi versi, riesce a essere una specie di mio alter ego teatrale: confuso, dubitoso, perso nel suo mondo e socialmente inetto. Il problema è che, quando scende dal palcoscenico, a lui passa”.

Biglietti intero € 10 | under 20 € 7 Disponibili on line: www.vivaticket.it Prenotabili su: www.piccionaia.org/teatrinogroggia

Al botteghino: in Teatro a partire da un’ora prima dell’inizio di ciascuno spettacolo Informazioni: mail apescadisogni@piccionaia.org | www.culturavenezia.it/groggia

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top