L'assessore Besio alla presentazione a Ca' Farsetti dei tre progetti realizzati dai ragazzi del Centro diurno Sant'Alvise: un documentario, un arazzo e un libro per raccontare Venezia

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Progetti Sant'Alvise
 

L'assessore Besio alla presentazione a Ca' Farsetti dei tre progetti realizzati dai ragazzi del Centro diurno Sant'Alvise: un documentario, un arazzo e un libro per raccontare Venezia

13/12/2022

Sono stati illustrati questa mattina, a Ca' Farsetti, i tre progetti realizzati nel corso dell'anno dai ragazzi del centro diurno per disabili di Sant'Alvise, che dal 2019 ha sede a Castello, nei locali delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) Buon Pastore.

Accompagnati dai coordinatori, i giovani ospiti della struttura sono stati accolti dall'assessore alle Politiche educative Laura Besio: "E' un grande piacere avervi qui nella sede del Comune per condividere insieme il risultato del vostro lavoro. E' un progetto che seguiamo con attenzione" ha detto Besio ricordando la visita al centro diurno fatta nei mesi scorsi dall'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini.

'Il mondo secondo noi', un libretto che raccoglie alcune storie pensate e scritte dai ragazzi, è l'omaggio fatto dal centro diurno all'Amministrazione, accompagnato da un bigliettino d'auguri per il Natale: "E' il risultato finale del progetto 'Inventiamo una storia' - ha spiegato il coordinatore Walter Pulignano - Un'attività di stimolazione cognitiva con l'obiettivo di sollecitare le capacità ideative, artistiche e di letto-scrittura, in una sorta di brainstorming creativo. Ovviamente non poteva mancare una storia su Venezia". Da qui la proposta del coordinatore di poter diffondere e far conoscere i racconti ai piccoli alunni delle scuole cittadine. Invito accolto dall'assessore Besio: "I risultati del vostro impegno sono davvero apprezzabili e troveremo il modo di poterli condividere sul territorio".

Il risultato del secondo progetto, intitolato “Per Taccar Botton … ci vuole stoffa!!”, è un arazzo che raffigura una veduta notturna di Venezia. "Con l’idea di interagire con il territorio - ha aggiunto Pulignano - abbiamo allestito un atelier di taglio e cucito attivo tutti i martedì al patronato di via Garibaldi, a Castello. Ciascuno dei ragazzi ha contribuito alla realizzazione dei singoli pezzi di stoffa che raffigurano le case, i ponti, le gondole e poi sono stati uniti per la composizione finale".

L'ultimo progetto illustrato è un documentario, risultato di una ricerca sulla storia della città che ha portato alla scoperta di curiosità e aneddoti da far scoprire ai veneziani, e non solo. "Si intitola 'Curiosando per Venezia. Noi tra calli e campielli' - ha spiegato Francesco Fugazzaro, uno dei coordinatori - ed è un montaggio di otto clip, con altrettante storie raccontate dai ragazzi che svelano alcune curiosità scoperte nel centro storico di Venezia: dalla pietra bianca all'orologio dipinto, a Castello, fino alla palla di cannone a Cannaregio, oppure la storia della casa dei sette camini a Dorsoduro".

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