Via libera della Giunta alla delibera di Consiglio che mira alla rivalutazione dell’ex compendio della Camera di Commercio a Venezia attraverso la realizzazione di un hotel 5 stelle lusso

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Via libera della Giunta alla delibera di Consiglio che mira alla rivalutazione dell’ex compendio della Camera di Commercio a Venezia attraverso la realizzazione di un hotel 5 stelle lusso

17/11/2022

La Giunta comunale, riunitasi nei giorni scorsi, ha dato il via libera alla delibera di Consiglio che si pone come obiettivo il completo recupero del complesso che ospitava la Camera di Commercio nella sede di Venezia alienata dallo stesso Ente il 10 luglio 2017 e da allora in stato di abbandono. Immobili per una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati adibiti ad uffici acquistati dalla società Marzo Hotel S.r.l. il 15 novembre 2017 che, se il Consiglio comunale dovesse approvare, vedranno il cambio di destinazione d'uso in turistico ricettivo con l’insediamento di una nuova struttura alberghiera 5 stelle lusso. Richiesta presentata dalla società  il 12 giugno 2019 e frutto di un passaggio contenuto in sede di bando di vendita dove la CCIAA dava atto di aver ottenuto l'autorizzazione del MInistero dei Beni Culturali per il cambio di destinazione d'uso da direzionale a turistico-ricettivo. Nei fatti, però, la concomitanza fra la procedura di gara per l'alienazione dell'immobile e la variazione delle norme urbanistiche volute dall'Amministrazione con il blocco dei cambi di destinazione d'uso "automatici" - facoltà  riservata esclusivamente previa autorizzazione del Consiglio comunale - non ha consentito alla Società  di procedere con il progetto che risulta comunque coerente con i criteri per il rilascio della deroga contenuti all'art 21-bis, comma 2, delle norme urbanistiche approvate dal Consiglio comunale con delibera n. 11 del 12 aprile 2018.

Alla luce di quanto sopra esposto la Giunta ha quindi ritenuto di voler accogliere la proposta di riqualificazione dell'ex sede della Camera di Commercio in Calle XXII Marzo, San Marco 2032, presentata dalla Marzo Hotel S.r.l., attraverso la realizzazione di una struttura ricettiva alberghiera 5 stelle lusso di 43 camere, con spazi commerciali, pubblici esercizi - tra cui un ristorante con chef stellato - e spazi espositivi aperti al pubblico ritenendola un’occasione per attirare un turismo di altissimo livello, per riqualificare l’area e gli spazi urbani limitrofi, per realizzare spazi pubblici ad uso della cittadinanza e, soprattutto, per creare 120 nuovi posti di lavoro stabili in una struttura che sarà  aperta 12 mesi all’anno. Decisione supportata anche dal fatto che il complesso, per i caratteri monumentali degli spazi interni e per i vincoli posti alle trasformazioni dallo stesso Ministero, risulta inidoneo ad un'eventuale trasformazione ad uso residenziale e che, - come riportato in delibera - "tenuto in particolare conto delle elevate dimensioni del compendio, risulta atresì difficilmente fruibile per lo svolgimento di attività  diversa da quella ricettiva, con il conseguente elevato rischio che lo stesso rimanga dismesso per molti anni con grave deperimento conservativo di un edificio storico di pregio architettonico e d'interesse culturale". Inoltre va sottolineato che la società  Marzo Hotel S.r.l prevede di corrispondere al Comune un contributo pari a 10.000.000 di euro,  oltre al pagamento degli altri oneri concessori e degli importi dovuti per la monetizzazione dei parcheggi quantificati complessivamente in 1.075.000,00 euro. Un’ingente somma che garantirà all’Amministrazione le risorse anche per contribuire a sostenere parte degli extra costi che il Comune sta sostenendo dovuti al caro-bollette che altrimenti si dovrebbero affrontare andando a rimodulare i servizi messi a disposizione della cittadinanza e tagliando investimenti già  previsti per il prossimo anno.

Dal 2018 è la prima volta che la Giunta chiede una deroga per un cambio di destinazione d’uso che consenta la realizzazione di un albergo, spetta quindi ora al Consiglio comunale votare la delibera, tenendo conto che la proprietà prevede un investimento complessivo per il restauro e la trasformazione degli immobili pari a 25 milioni di euro.

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