Si è chiuso martedì 4 ottobre, a Toronto in Canada, e in modalità virtuale, il quarto “Forum di Economia urbana, (Uef)”, in occasione della Giornata mondiale dell'Habitat delle Nazioni Unite. Si tratta di un incontro globale che si occupa della formulazione di approcci concreti in favore delle economie e delle risorse urbane sostenibili. Il tema principale del Forum, al quale è intervenuto l’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, è stato quello della finanza sostenibile in ambito urbano.
La missione dell'Uef infatti è quella di lavorare al fianco delle autorità locali e delle organizzazioni internazionali per promuovere e perfezionare il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), in particolare l’undicesimo - città e comunità sostenibili - sviluppando e sperimentando idee innovative in ambito urbano. Nell'identificare nuovi e diversi modi di gestire le città, l'Uef mira ad apprendere nella pratica cosa funziona e perché, quali sono i migliori metodi e a condividere questa conoscenza e altri approcci concreti con le città e i paesi di tutto il mondo.
“Questi tre anni, due anni di Covid e un anno di geopolitica internazionale che ha messo in seria crisi tutte le economie del pianeta, sicuramente hanno cambiato i paradigmi di come investire ma soprattutto dare forza agli investimenti economici nelle città - ha detto De Martin nel corso del suo intervento - Sappiamo che dal punto di vista europeo ci sono stati finanziamenti ai singoli Stati che permetteranno nei prossimi anni, fino al 2026, di realizzare interventi pubblici e mantenere i settori economici in attività in un momento di profonda crisi”. Sul fronte degli investimenti, sostenendo che “il settore privato è fondamentale, non è avversario e non si deve sostituire al settore pubblico, quindi è complementare” l’assessore ha sottolineato il fondamentale ruolo in capo alle città di “fare un grande marketing territoriale per dare la giusta credibilità e reputazione di immagine. Solo 5 mesi fa assieme agli Istituti Universitari Iuav e Ca’ Foscari di Venezia abbiamo aperto una struttura legata alla tecnologia informatica, che si chiama Venywhere, per creare nuovi modelli di business. Questo ci ha permesso, nell’ambito degli investimenti urbanistici, di arrivare ad una contrattazione tra il privato e il pubblico. Non è solo una questione di ottenere oneri a favore del bilancio della Città, ma definire assieme le ricadute delle scelte di pianificazione urbanistica anche in ambito privato, con riguardo però agli spazi pubblici". Tra gli esempi citati da De Martin la realizzazione sul territorio comunale del parco fluviale del Marzenego: “D’accordo con molti proprietari abbiamo tolto l’edificabilità, dunque si tratta di un’area già avocata a poter costruire strutture private sia commerciali che ricettive, per creare un grande parco fluviale dove poter favorire la biodiversità, mettere in sicurezza la Città da rischio idraulico, gestire gli inquinanti sversati in acqua, le bonifiche dei fondali, la forestazione urbana, nuove piste ciclabili e la rivalutazione degli elementi storici che esaltino i luoghi dal punto di vista paesaggistico e naturalistico”.
Poi il riferimento al Salone Nautico: “Non ha solo una valenza per rilanciare la cantieristica da diporto privato, ma è grande occasione per far incontrare produttori, ricercatori e industria sulla nuova motoristica così da sostituire i motori vecchi delle barche con quelli nuovi ad idrogeno o elettrici. Assieme all’ Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, stiamo sviluppando aree per creare nuovi Hub per il servizio pubblico e commerciale per dotare la Città di corridoi aerei per droni”. “Attraverso queste attività commerciali - ha proseguito De Martin - per noi diventa importante ridurre il moto ondoso, l’inquinamento dell’aria, ma anche quello dell’acqua, quindi è importante sviluppare e dare l’opportunità a tutti i privati in qualsiasi settore di potersi esprimere e di mettere le loro conoscenze a disposizione di tutti. Ecco che la Città in questi anni ha saputo tenere alti, anche in un momento di difficoltà, i suoi programmi di meeting, che non sono solo quelli legati alla Biennale, ma proprio allo sviluppo tecnologico legato alla qualità per l’ambiente. Negli investimenti privati, stiamo definendo anche le risorse economiche per la realizzazione di piste ciclabili, aree verdi isole ecologiche ma soprattutto, anche se la legge nazionale italiana prevede che i fabbricati devono essere costruiti per lo meno in classe B, da tre anni abbiamo revisionato il regolamento edilizio della nostra Città e chi investe in nuovi fabbricati di classe A, che non sono assolutamente energivori e usano energie rinnovabili, ha una riduzione sugli oneri del 50 percento”.