Biennale Arte 2022: il Padiglione Venezia tocca quota 250mila visitatori. La mostra "Alloro" aperta al pubblico nel ponte di Ognissanti

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Particolare del Padiglione Venezia
 

Biennale Arte 2022: il Padiglione Venezia tocca quota 250mila visitatori. La mostra "Alloro" aperta al pubblico nel ponte di Ognissanti

28/10/2022

Sono 250 mila le persone che a un mese dalla chiusura della 59. Esposizione Internazionale d’Arte hanno visitato 'Alloro', la mostra allestita all'interno del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale. Il percorso espositivo sarà aperto al pubblico anche lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, in occasione del ponte di Ognissanti.

"Il Padiglione Venezia, a un mese dalla chiusura che sarà il prossimo 27 novembre, batte già oggi ogni record di presenze e con i suoi 250mila visitatori dimostra quanto 'Alloro' abbia saputo conquistare il gradimento del pubblico - commenta Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Una mostra che rappresenta un viaggio che accompagna il visitatore a farsi affascinare dal cambiamento, dalla metamorfosi, attraverso la natura: la rappresentazione di una Città che ha saputo coniugare tradizione e cambiamento in un perfetto equilibrio e, soprattutto, una mostra che sancisce la voglia di Venezia di rinascere, di tornare a vivere e a guardare con fiducia al futuro. Con 'Alloro', il Padiglione Venezia ha dimostrato di saper parlare al mondo e lo ha fatto utilizzando il linguaggio dei giovani, attirandoli, coinvolgendoli e facendoli riflettere. Un gradimento arrivato anche sui social tanto che la Dafne è riuscita ad affascinare il mondo di TikToK che con 2,4 milioni di visualizzazioni e diventando virale. Un sincero ringraziamento va quindi, a tutti coloro che hanno reso possibile questo allestimento, dalla curatrice Giovanna Zabotti, agli artisti e a quanti ne hanno curato la realizzazione. E per chi ancora non ha avuto modo di goderne la bellezza, venga a vedere 'Alloro', e si faccia rapire da un Padiglione che, in ogni sua stanza, ha saputo toccare le emozioni del visitatore".

Inaugurata lo scorso 22 aprile, la mostra è un viaggio emozionale che affronta il cambiamento in tre dimensioni e che ha come filo conduttore il tema della metamorfosi, intesa come disorientamento interiore che conduce alla rinascita. Come spiegato dalla curatrice, Giovanna Zabotti, il progetto espositivo del Padiglione Venezia ha fondamentalmente tre temi di fondo: l’avvicinamento dell’uomo alla natura, la forza della donna e la metamorfosi spiegata dall’arte. L’alloro è, infatti, il simbolo per eccellenza della metamorfosi. Metamorfosi in tutte le accezioni del suo significato: nel suo senso di trasformazione di un essere in un altro di natura diversa e come elemento tipico di racconti mitologici, religiosi, magici.

L’esposizione in movimento si apre con il duo di artiste Goldschmied & Chiari, che ha creato una sorta di tempio celebrativo della femminilità. Le due sale sono costruite come un gioco di luci e ombre e rappresentano la soglia di mondi enigmatici tra l’alchimia e la magia, denominati “Portali”. Il centro del percorso è l’installazione “Lympha”, il mito di Dafne e Apollo reso in chiave moderna dall’artista Paolo Fantin con il gruppo Ophicina e accompagnato dalla musica, intitolata “Gocce di Alloro”, del maestro Pino Donaggio. La conclusione del viaggio è il ritorno sulla terra madre, dove si riprende a camminare davanti a “Best Wishes”, l'installazione di Ottorino De Lucchi.

All'interno del Padiglione una sala è dedicata alle opere vincitrici della terza edizione del concorso “Artefici del Nostro Tempo”, scelte da apposite giurie per le seguenti discipline artistiche: Design del vetro, Opere in vetro, Fotografia, Fumetto e illustrazione, Pittura, Poesia visiva, Video Arte, Street Art.

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