Raccontare la guerra in corso in Ucraina attraverso le testimonianze di chi la sta vivendo: bambini, soldati, medici, giornalisti, leader religiosi e volontari internazionali. Si propone questo obiettivo il documentario “Freedom On Fire: Ukraine's Fight for Freedom”, presentato oggi fuori concorso alla 79a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.
Al Lido per la proiezione anche la presidente del Consiglio comunale oltre al regista israelo-americano Evgeny Afineevsky, in passato candidato agli Academy Awards e agli Emmy per altre produzioni. Presente inoltre anche Sonya Soutus, direttore esecutivo dell’Ukrainian World Congress, organizzazione che rappresenta gli interessi di oltre 20 milioni di ucraini nel mondo e alcune tra le protagoniste.
Il documentario s'inserisce nel dibattito sulle conseguenze della guerra in corso e sul futuro del popolo ucraino, che l'Italia sta supportando con il proprio aiuto.
La pellicola, in lingua originale con sottotitoli in italiano, restituisce la tragedia della guerra e il punto di vista del popolo ucraino, che vive il conflitto come un attacco russo verso obiettivi civili, sacrificati ingiustamente in nome di quella che viene identificata dalla propaganda putiniana come una 'denazificazione' del territorio ucraino. Fa luce inoltre sull'origine del conflitto, avviato nel 2014 con gli eventi della 'rivoluzione della dignità' e proseguito fino all'invasione russa del 2022. Le immagini che si succedono documentano la resistenza ucraina all'invasione tramite le drammatiche immagini delle macerie, il coraggio e la rabbia dei civili in fuga dai bombardamenti. Il fuoco che colpisce obiettivi strategici per la presenza di civili, come aeroporti e ospedali. I cittadini vengono spesso sorpresi dalle bombe in rifugi sotterranei o mentre sono in fuga per mettersi in salvo. Le riprese del conflitto sono alternate alle interviste ai bambini che vivono la tragica esperienza della guerra, di madri alle prese con la lotta per la sopravvivenza e giovani costretti ad arruolarsi troppo presto.