Spiegare e comprendere come si costruisce il consenso in politica, attraverso una comunicazione efficace basata su 12 parole che utilizziamo nella vita di tutti i giorni e che fanno riferimento a diversi argomenti, dal ruolo dell'immagine al tema del linguaggio, dalla spettacolarizzazione all'agenda. É stato questo il focus del secondo dei tre appuntamenti del corso di comunicazione politica "P come donna", voluto dalla consigliera di Parità della Città Metropolitana di Venezia Silvia Cavallarin e dal Centro italiano femminile provinciale e che rientra nel fitto calendario del Marzo Donna 2022 e nel palinsesto delle Città in Festa.
L'appuntamento odierno dal titolo "Consenso e comunicazione politica", ospitato nel pomeriggio all'interno dell'auditorium della Città Metropolitana in via Forte Marghera, a Mestre, è stato curato da Michele Cocco, sociologo e consulente in comunicazione strategica all'Università di Padova. All'iniziativa ha partecipato, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, l'assessore alle Politiche educative Laura Besio, che ha raccontato la propria esperienza di donna impegnata in politica. Presente in sala anche l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.
"Grazie per questo invito, che mi dà la possibilità di portare qui la mia esperienza di donna impegnata nella gestione di una realtà politica complessa come quella del Comune di Venezia, resa ancora più difficile dall'attuale periodo storico segnato da pandemia e guerra - ha esordito Besio - In una campagna elettorale, che è la prima grande sfida per chi decide di mettersi in gioco in politica, avere una buona comunicazione, che sia sana e costruttiva, è fondamentale per raccogliere consenso e conquistare la fiducia delle persone.
Non è facile, specie in un epoca segnata dalla disaffezione verso la politica. Serve essere credibili, avere una grande preparazione e un buon bagaglio di idee. É anche importante vivere la città che si amministra in modo da rendersi conto di cosa funziona e cosa invece va migliorato.
Le donne in politica possono dare un valore aggiunto - ha proseguito l'assessore - Molto è stato fatto per far crescere la loro partecipazione attiva, ma tanto resta ancora da fare, e ben vengano dibattiti come quello di oggi. Questo percorso potrà però considerarsi pienamente concluso soltanto nel momento in cui non si renderà più necessario mantenere le quote rosa per garantire una presenza femminile in politica".
L'obiettivo di "P come donna" è quello di fornire strumenti utili per una comunicazione elettorale efficace e favorire la partecipazione delle donne all'elettorato attivo. Dopo i primi due appuntamenti, incentrati soprattutto su aspetti teorici, il corso si concluderà il prossimo 31 marzo con un terzo incontro, dedicato all'utilizzo degli strumenti digitali e dei relativi linguaggi.
