Si è tenuto nel pomeriggio un incontro, in modalità online, tra l'assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, e i dirigenti delle scuole della città per discutere delle problematiche connesse all'accoglienza dei minori ucraini che arrivano in Italia dopo essere fuggiti dal loro paese in guerra.
Circa 60 i diversi istituti, dagli asili nido alle scuole per l'infanzia, primarie e secondarie, che hanno preso parte con i propri rappresentanti alla riunione telematica, per cercare di avere chiarimenti su numerose questioni, come le modalità di iscrizione, la gestione dei servizi di ristorazione e trasporto scolastico, sui quali è intervenuta anche una delibera di Giunta approvata il 22 marzo, o il tema delle vaccinazioni.
"Non ci sono ancora linee guida specifiche sull'accoglienza dei minori che arrivano dall'Ucraina. Il Comune di Venezia si sta coordinando con le altre istituzioni cittadine e regionali, sia a livello scolastico che sociale, e si sta impegnando anche dal punto di vista economico, per accogliere al meglio questi ragazzi - ha spiegato Besio - Per loro la scuola deve rappresentare un luogo di inclusione e socializzazione. Di certo il loro inserimento non sarà semplice e dovrà avvenire in modo graduale.
In questa fase - ha proseguito Besio - è stato importante fare una panoramica generale della situazione e una ricognizione dei posti disponibili nei vari istituti. Questo dato è utile sia per i dirigenti scolastici che per il Comune stesso, nell'ottica di poter trovare un posto a tutti i minori che stanno arrivando. Stiamo poi cercando di potenziare anche il servizio di mediazione linguistica e culturale.
É molto importante - ha aggiunto ancora l'assessore - muoversi insieme e non in maniera scoordinata. La grande partecipazione a questo incontro odierno testimonia la necessità di una condivisione. In questo senso il Comune sta predisponendo anche un sistema informatico per raccogliere la disponibilità delle persone ucraine che sono già in Italia a svolgere servizio di volontariato a supporto dei minori che arrivano nella nostra città e anche ad accoglierli".