
Riccardo Frizza torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nel doppio concerto in programma al Teatro Malibran sabato 5 febbraio alle ore 20 (turno S) e domenica 6 alle 17 (turno U) nell’ambito della Stagione Sinfonica 2021-2022.
Il maestro bresciano, già applaudito in Fenice per la direzione di diverse produzioni liriche, si misura stavolta con il repertorio sinfonico-concertistico dirigendo la compagine veneziana nella Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 Renana di Robert Schumann e - come brano di apertura della serata - nel Concerto n. 1 in mi minore per pianoforte e orchestra op. 11 di Fryderyk Chopin, che vedrà impegnato Elia Cecino, vincitore del Premio Venezia 2019, nell’interpretazione della parte solistica.
La primarietà del pianoforte nella produzione di Fryderyc Chopin (1810-1849) non va vista come un ispessimento narcisistico dello strumento principe dei salotti altoborghesi e aristocratici. È invece, o comunque anche, un preziosissimo laboratorio all'interno del quale ha luogo una sorta di rifondazione del pianismo. E la forma del Concerto è, senz’altro, una fondamentale testimonianza in tal senso. Composto nel 1830, un anno dopo l'altro Concerto catalogato come n. 2, il Concerto n. 1 in mi minore op. 11 è frutto di un appena ventenne e già geniale Chopin, e trasuda di una straordinaria inventività, di un eccezionale vigore espressivo, di una bellezza sonora tout-court.
La composizione ha in sé gli elementi caratteristici dell'intera produzione pianistica del compositore polacco: diversificazione delle dinamiche di ogni dito, estrema ampiezza degli arpeggi, variazioni dinamiche in cursione di questi ultimi, asimmetria del fraseggio tematico, particolare formulazione del ‘rubato’, altrettanto particolare uso dei pedali nella produzione di continue e rapide trasformazioni timbriche, accordi spezzati e potentemente ripetuti, distribuiti con audacia nella scelta dei registri, altrettanta audacia nei salti melodici pur conservandone la sorprendente fluidità. Ne risulta un materiale di grande ricchezza dove la libertà creativa - con buona pace degli illustri detrattori a lui coevi, o appena successivi - non viene mai meno a una coerente solidità espressiva. Il difetto di formalità di cui fu accusato è invece un superamento della medesima verso orizzonti inesplorati che pochi, all'epoca, seppero comprendere.
La Terza Sinfonia in mi bemolle maggiore op. 97 di Robert Schumann (1810-1856) appartiene all’ultima fase della sua produzione e si colloca nel momento di energia creativa che seguì al trasferimento a Düsseldorf, dove nel 1850 aveva accettato il posto di direttore musicale dei concerti. Qui, Schumann stesso ne diresse la prima esecuzione il 6 febbraio 1851. Ad alcuni anni di distanza dalla tormentatissima, febbrile, visionaria Seconda, la Terza ha un carattere profondamente diverso, che si è soliti associare alla breve felicità dei primi mesi di Düsseldorf. La denominazione di Renana non risale a Schumann, ma alla testimonianza di Joseph Wilhelm von Wasielewski, suo primo biografo e suo assistente a Düsseldorf. Secondo Wasielewski, per due dei movimenti centrali Schumann aveva pensato anche a dei titoli di forte immediatezza evocativa; ma rinunciò per evitare che venissero intesi come veri e propri ‘programmi’. Al di là dei titoli cancellati, il carattere, l’idea poetica, la Stimmung della Terza Sinfonia si riconducono al germanesimo di Schumann, al culto romantico della patria tedesca, e a uno degli elementi chiave di tale culto, la religione del Reno: il Reno come paesaggio dell’anima, come mito in cui convergono memorie storiche, tradizioni artistiche, suggestioni della natura sentita misticamente e poeticamente.
Come di consueto, il concerto di sabato 5 febbraio sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale.
I biglietti per il concerto (da 10 a 60 euro - ridotto abbonati da 10 a 30 euro) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.