Il vicesindaco Andrea Tomaello è intervenuto nella mattinata di oggi, 2 dicembre, alla sessione plenaria autunnale del Club di Venezia. L'evento, che segna il 35° anniversario dell'associazione, è stato organizzato dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vede riuniti, in presenza e da remoto, nelle giornate di oggi e domani, a Palazzo Franchetti, oltre 80 rappresentanti istituzionali ed esperti di comunicazione pubblica di tutti i paesi europei.
L'obiettivo dell'incontro è quello di intensificare la collaborazione e lo scambio di best practice tra i componenti del Club, responsabili della comunicazione istituzionale degli stati membri e candidati dell'Ue, e delle istituzioni europee.
Alla sessione di apertura, oltre a Tomaello, presenti tra gli altri il sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Amendola, il capo del Dipartimento per le Politiche Europee Diana Agosti e il presidente del Club di Venezia Stefano Rolando.
"Benvenuti a Venezia e grazie per essere qui a discutere di temi così rilevanti quali la comunicazione e il rapporto con le istituzioni europee - ha esordito Tomaello - Avere una comunicazione efficiente ed efficace è importante in questo periodo di pandemia, ma lo sarà anche in futuro, quando andremo sempre di più verso il digitale e l'uso del web.
In un'epoca di fake news, nella quale si fa fatica a distinguere una notizia vera da una falsa, è fondamentale dare informazioni corrette, sia per i cittadini, ma anche per gli stessi amministratori pubblici, che possono così trarne giovamento quando devono prendere le loro decisioni - ha aggiunto il vicesindaco - Perciò è bene sedersi attorno a tavoli come quello di oggi e domani per vedere come migliorare il rapporto con i cittadini e le istituzioni".
Il programma della sessione plenaria prevede, nella mattinata odierna, la Conferenza sul futuro dell'Europa, nel corso della quale si analizzeranno i punti di forza e di debolezza della campagna di comunicazione, la cooperazione interistituzionale, la partecipazione di mondo accademico, società civile e organizzazioni/associazioni internazionali e i profili di trasparenza.
Nel pomeriggio si discuterà invece di comunicazione pubblica in relazione al Covid-19 e alla gestione dei piani di ripresa focalizzandosi su: narrazioni, asincronie, comportamenti e strategie collaborative, ruolo dei governi e delle istituzioni UE, lezioni apprese dalle diverse ondate pandemiche; prevenzione sanitaria (futura cooperazione con le comunità scientifiche); società civile, media e social network; analisi dell'opinione pubblica.
La plenaria si concluderà domani mattina, 3 dicembre, con un focus sui cambiamenti climatici che verterà sui seguenti punti: comunicare le scadenze; promuovere la consapevolezza dei rischi e gli standard comportamentali auspicati; sollecitare la cooperazione; usare la comunicazione per stimolare un monitoraggio effettivo e roadmap realistiche; incoraggiare la collaborazione tra comunicatori e comunità scientifica.