Si è svolta alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice la premiazione dei vincitori della 12ª edizione del Premio Internazionale per la sceneggiatura Mattador, dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino studente di cinema all'Università Ca' Foscari di Venezia scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La manifestazione, spiegano gli organizzatori, prosegue nella ricerca del talento nella sceneggiatura e consolida il rapporto con le grandi case di produzione cinematografica italiane. Alla cerimonia ha portato i saluti dell'Amministrazione la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
"Sono onorata di essere in questa splendida cornice per partecipare ad una manifestazione che, come Amministrazione, seguiamo con interesse e attenzione", ha affermato nel suo intervento Damiano. "Il prestigioso Premio Mattador non si è mai fermato, anche durante questa difficile fase pandemica, dimostrando di essere un esempio virtuoso di perseveranza e resilienza. Oltre a tutelare un bene prezioso che è quello di dare ai giovani gli strumenti per crescere e mettersi in gioco. Ringrazio tutti voi e abbraccio idealmente la famiglia di Matteo e i suoi genitori. Congratulazioni ai vincitori e a tutti i partecipanti".
Il progetto dedicato a Matteo Caenazzo ogni anno propone il concorso di scrittura per il cinema a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2021 è stata presieduta da Enzo Monteleone, e ha visto la presenza di Elisabetta Trautteur, Gianluca Novel, Davide Lisino e Valentina Strada. I vincitori sono stati scelti dopo aver valutato attentamente la rosa degli elaborati selezionati dai Lettori tra i 302 lavori arrivati, nuovo record in costante ascesa (dopo i 277 dell’anno scorso), raggiunto in un biennio quanto meno difficile e particolare.
"Il Premio Mattador mi è sembrato subito un premio serio e necessario", ha dichiarato il presidente della Giuria, Enzo Monteleone. "Il modo con cui è organizzato, la dedizione di tutta la squadra di lavoro, l'atmosfera che si respira, tutto questo lo ha reso ai miei occhi un'avventura bella e interessante. Non si tratta solo di premiare un lavoro, ma di indirizzare dei giovani scrittori verso una professione, di aiutarli a trovare una strada, a far sentire la loro voce".