Campo San Salvador

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facciata della chiesa di San Salvador
 

Campo San Salvador

21/04/2021

Si può avere un’idea di come appariva il campo ai tempi della Serenissima, leggendo il libro “Curiosità veneziane, ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia” del Tassini: “Dicesi ancora che in «Campo di S. Salvatore» eravi un pozzo profondo con vasca d'acqua all'ingiro, e con una prossima ficaja, alla quale, quando costumavasi di cavalcare per la città, i viandanti legavano i loro cavalli giacché, per un decreto del 29 febbraio 1287 M. V., era proibito, a cagione del grande concorso, di percorrere la «Merceria» cavalcando.

Il campo deve il suo nome al Santo Salvatore (Cristo Salvatore) a cui è dedicata la chiesa, fondata nel 638 - riporta sempre il Tassini - dalle famiglie Carosii e Gattolosi su “esortazione” di S. Magno (vescovo di Oderzo). “Dicesi aver avuto ne’ suoi primordii il pavimento formato di grate di ferro, sotto il quale scorreva l’acqua alla foggia della chiesa del Sepolcro in Gerusalemme”.

La chiesa di San Salvador, la cui prima attestazione risale al 1141, fu ricostruita su progetto dell’architetto Giorgio Spavento (1440 circa-1509) nel 1507.

Nel 1663, il ricco mercante Giacomo Galli lasciò un’ingente somma che permise di realizzare la facciata su progetto dell’architetto Giuseppe Sardi (1630 circa-1699), lo stesso che progettò anche la vicina Scuola Grande di San Teodoro (primo patrono di Venezia). Nella chiesa di San Salvador riposa Caterina Cornaro (1454 - 1510).

In occasione dell'ultimo restauro della chiesa, completato il 3 agosto 1879, fu murata, sull'angolo della facciata lato Mercerie, alla base della prima colonna, una palla di cannone, nel punto esatto dove fu colpita la chiesa il 6 agosto 1849, fortunatamente senza crolli strutturali. Venezia fu bombardata dagli Austriaci dal Forte di Marghera mentre si era autoproclamata Repubblica Indipendente, sotto la guida di Daniele Manin.

Si deve all'imperatore Federico Barbarossa la decisione di costruire un convento in stile romanico gotico annesso alla Chiesa di San Salvador, quando si recò a Venezia nel 1177, dopo che le truppe imperiali subirono una sconfitta decisiva e l'imperatore fu costretto a trattare la pace. Infatti Venezia, rimasta neutrale nelle lotte tra Papato ed Impero, venne scelta come sede ideale per le trattative. L’edificio, terminato nel 1209, fu oggetto di radicali cambiamenti nel 1500 che gli diedero l’attuale aspetto rinascimentale. Il convento è di quattro piani con due chiostri interni nel quale è rimasta inalterata la distribuzione delle ex celle dei monaci che affacciano sui cortili interni.

In seguito alle soppressioni napoleoniche il convento fu utilizzato come caserma, mentre negli anni venti fu adibito ad uffici e centrale telefonica dall’allora società telefonica Telve e successivamente Telecom e Tim. Fu ristrutturato completamente a partire dal 1985 e messo all’asta alla fine del 2019.

Una colonna in marmo con decorazioni in bronzo al centro di Campo San Salvador commemora i moti del 1848-49.

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