L'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, ha partecipato questo pomeriggio al mercato di Rialto alla cerimonia "Rialziamoci, rialzamola", culminata con la consegna simbolica di 40 assegni in aiuto ad altrettante realtà artigiane ammesse al contributo grazie a una raccolta fondi promossa da Confartigianato Imprese Venezia immediatamente dopo l'acqua alta straordinaria del 12 novembre scorso. Fin da subito, infatti, l'associazione aveva lanciato l'iniziativa per venire incontro ai lavoratori danneggiati dal disastroso evento meteorologico, con l'acqua che raggiunse un picco di 187 centimetri. La consegna, con "padrone di casa" il presidente dell'associazione Gianni De Checchi, giunge praticamente in contemporanea agli stanziamenti degli aiuti "ufficiali" disposti dal commissario delegato all'emergenza Acqua alta, Luigi Brugnaro.
"Speravamo che l'acqua alta fosse l'ultima prova difficile da sostenere - ha dichiarato l'assessore Venturini - In realtà si è rivelata l'antipasto di una battaglia ancora più grande, perché globale e dai tempi di recupero ancora più dilatati come il Coronavirus. Però poter contare su una categoria forte e ben rappresentata come Confartigianato, che ha saputo organizzarsi e parlare al resto d'Italia ponendo al centro il 'dossier Venezia', è importante. Più in generale il 'dossier Venezia' deve interessare il resto del mondo anche per altri temi, perché l'emergenza Coronavirus e la crisi economica che ne è seguita pongono la nostra Città in una posizione molto delicata, al pari delle altre città d'arte italiane. Però credo che, al contempo, ciò costituirà l'occasione di raccontare perché Venezia necessiti di interventi speciali. Oggi è giunto in laguna il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per testare il Mose. Ciò ha permesso di porre sul tavolo anche altre questioni per cui Venezia soffre, come la gestione delle acque, i fondi insufficienti per la sua manutenzione, alcuni regolamenti commerciali che hanno danneggiato l'artigianato in questi anni. Speriamo che aver messo ancora una volta a nudo la fragilità di Venezia possa portare a un nuovo modello basato su una diversa considerazione a livello nazionale ed europeo della Città, che si è rivelata esempio positivo italiano nelle liquidazioni delle richieste di rimborso al commissario straordinario per l'acqua alta, scattate già dopo 6 mesi da quel tragico 12 novembre".
La consegna degli assegni odierna è stata il frutto del lavoro di una commissione tecnica che ha assegnato un punteggio alle varie richieste giunte a Confartigianato, alla cui raccolta fondi hanno partecipato varie realtà locali della rete nazionale dell'associazione e diversi privati e imprese. Ad ogni richiedente è stato assegnato un punteggio privilegiando alcuni criteri come il non essere proprietario dell'immobile, l'aver avuto necessità di chiedere un prestito, la giovane età e l'ammontare dei danni. Sulla base di questi parametri si è giunti ai 40 beneficiari, che hanno ricevuto assegni da un minimo di 300 a un massimo di 1650 euro.